L’ospedale Cardarelli di Napoli vive un momento critico, con l’Osservazione Breve Intensiva in condizioni di sovraffollamento estremo. Pazienti e operatori denunciano una realtà drammatica, caratterizzata da reparti congestionati e carenza di personale. Le lamentele, che giungono da diverse fonti, evidenziano una situazione che rischia di degenerare ulteriormente, complicata anche dai lavori di ristrutturazione in atto. Questo articolo esplora le testimonianze di chi si trova ad affrontare questa emergenza sanitaria.
Corridoi dell’ospedale trasformati in reparti improvvisati
L’O.B.I. del Cardarelli è concepita per l’osservazione di un numero limitato di pazienti. Tuttavia, la realtà attuale ha radicalmente alterato questa funzione. Oggi, le stanze sono sovraffollate e i corridoi riescono a malapena a contenere letti e barelle, costringendo i pazienti a condividere spazi angusti. Molti di loro si trovano in condizioni critiche e devono affrontare la confusione e il caos che regnano intorno a loro.
Un paziente ha descritto la situazione come “una trincea” : l’assenza di privacy è palpabile, poiché ogni paziente è esposto al locale affollato e ai rumori incessanti. L’inadeguatezza degli spazi appare evidente, con letti collocati nei corridoi e nessun armadietto disponibile per effetti personali. Le condizioni igieniche lasciano a desiderare, rendendo l’esperienza ospedaliera ancora più pesante.
Personale sanitario in difficoltà e carenze assistenziali
La carenza di personale è una questione cruciale nel pronto soccorso del Cardarelli. Medici, infermieri e operatori sanitari lavorano sotto pressione costante, cercando di gestire un carico di lavoro che supera le loro possibilità . Chi lavora all’interno della struttura segnala la difficoltà nel fornire assistenza adeguata, specialmente ai pazienti più vulnerabili.
Un paziente ha testimoniato che “le persone più deboli spesso si trovano senza acqua e cibo”, un’affermazione che evidenzia le gravi lacune nel servizio. Questa situazione di emergenza non è isolata, e il deputato Francesco Emilio Borrelli ha sottolineato che il personale è “stremato”. Si fa strada la necessità di reclutare nuovo personale per garantire un’assistenza dignitosa e sicura, mentre le risorse attualmente disponibili sembrano insufficienti.
Interventi politici per affrontare l’emergenza
La crescente preoccupazione per la situazione è arrivata anche sulla scrivania dei politici regionali. Borrelli, dopo aver ascoltato le testimonianze dei pazienti, ha avviato un nuovo intervento per cercare soluzioni a questa crisi. Ha espresso la propria preoccupazione per il grado di esasperazione manifestato dai cittadini, facendo eco a un sentimento comune tra i pazienti e le loro famiglie.
La richiesta di azioni concrete è ora più urgente che mai. C’è necessità di investimenti in risorse e personale per affrontare una crisi che sembra aggravarsi di giorno in giorno. I lavori di ristrutturazione, invece di alleviare il sovraffollamento, sembrano aggravare il disagio dei pazienti e complicare ulteriormente le operazioni quotidiane del pronto soccorso.
In assenza di misure efficaci e tempestive, la situazione all’ospedale Cardarelli potrebbe evolversi in una crisi sanitaria di proporzioni allarmanti, un evento che è cruciale evitare per tutelare la salute dei cittadini napoletani.