Emergenza ambientale: moria di granchi blu a Boccasette colpisce il delta del Po

Emergenza ambientale: moria di granchi blu a Boccasette colpisce il delta del Po

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Emergenza ambientale: moria di granchi blu a Boccasette colpisce il delta del Po - Gaeta.it

La tragedia ecologica che ha colpito la zona di Boccasette, sul delta del Po, ha portato alla scoperta di circa 100 chili di granchi blu morti sulla spiaggia. Questo evento, che ha destato preoccupazioni tra i pescatori e le autorità locali, è il primo del suo genere in Veneto e solleva interrogativi sulle ragioni dietro questa massiccia mortalità. Tra le ipotesi avanzate, il riscaldamento delle acque non sembra essere il fattore scatenante, come evidenziato da esperti del settore.

Il fenomeno della moria di granchi blu

Origini della moria e implicazioni

La moria di granchi blu a Boccasette è particolarmente allarmante, non solo per l’entità della mortalità riscontrata, ma anche per le potenziali conseguenze ambientali e per la tradizione della pesca nella zona. I granchi blu , originari dell’Atlantico occidentale, erano stati precedentemente considerati una specie invasiva nel delta del Po, con un impatto significativo sugli ecosistemi locali.

L’evento di Boccasette sembra un caso isolato, ma offre uno spunto di riflessione sulle dinamiche ecologiche di quest’area. Infatti, i granchi blu si sono adattati bene e sono stati avvistati in quantità considerevoli in diverse aree lagunari, a dimostrazione della loro resistenza e capacità di colonizzare nuovi habitat.

L’analisi della situazione da parte del Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine

Paolo Mancin, presidente del Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine, ha dichiarato che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è il caldo a causare la morte di questi molluschi. Secondo il suo parere, la vera causa della moria è la presenza di mucillagine, una sostanza gelatinosa che si forma nelle acque stagnanti e può soffocare gli organismi marini.

Mancin ha specificato che l’azienda sanitaria locale e l’Istituto Zooprofilattico hanno avviato analisi approfondite sulle carcasse rinvenute, ma è già trapelato che la maggior parte dei granchi morti è deceduta in mare aperto, prima di essere trasportata a riva dalle correnti. La mucillagine, quindi, sarebbe il principale colpevole di questo fenomeno, piuttosto che le temperature elevate delle acque.

Misure di controllo e futuro della pesca

L’importanza della vigilanza sanitaria

Le autorit� sanitarie, insieme ad esperti locali, sono intensamente coinvolti nelle indagini per capire le cause di questa tragica moria, che potrebbe influenzare anche le attività di pesca nella zona. L’analisi della mucillagine e dei granchi morti è fondamentale per determinare eventuali rischi per la salute pubblica e per l’ecosistema.

Ritrovare oltre 21 mila chili di granchi blu vivi e vegeti nelle lagune vicine è certamente un segnale positivo, ma ciò non esclude la possibilità di effetti a lungo termine su queste popolazioni. La comunità dei pescatori, già provata dalla presenza di specie invasive, aspetta con apprensione i risultati delle analisi per pianificare le prossime mosse.

Un futuro sostenibile per la pesca nel delta del Po

Il delta del Po è un’area di grande valore ecologico e culturale, nonché una fonte fondamentale di sostentamento per i pescatori locali. La moria di granchi blu rappresenta un ulteriore fenomeno da monitorare affinché il suo impatto non comprometta la biodiversità e le tradizioni di pesca della regione.

In questo contesto, è cruciale che le istituzioni locali, in collaborazione con i pescatori e i biologi, sviluppino strategie di gestione sostenibile delle risorse ittiche, evitando pratiche che possano aggravare la situazione delle specie marine. Le prossime settimane saranno determinanti per capire se l’episodio di Boccasette rappresenta un fenomeno isolato o l’inizio di un cambiamento maggiore nell’ecosistema del delta del Po.

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