La giustizia a Roma sta affrontando una grave crisi operativa, con un decremento significativo di personale che rischia di compromettere l’efficacia degli interventi. Il procuratore Francesco Lo Voi mette in evidenza una situazione allarmante, con un incremento vertiginoso di furti, rapine e violenze, in particolare con l’arrivo del Giubileo. Le statistiche parlano chiaro: in undici mesi, sono stati registrati 90mila reati, evidenziando la necessità di interventi urgenti per ripristinare un adeguato funzionamento della Procura.
Situazione critica degli organi giudiziari
Le parole del procuratore Lo Voi non lasciano spazio all’immaginazione: «Manca il 20% dei pubblici ministeri e un funzionario su tre». La Procura di Roma, già sotto pressione, deve affrontare la sfida di gestire un carico di lavoro crescente senza avere il personale necessario. A fronte di un numero standard previsto di 94 pubblici ministeri, solo 82 sono attualmente in servizio e non tutti possono operare grazie a funzioni già assegnate. L’assenza di figure chiave, come quattro dei nove procuratori aggiunti, complica ulteriormente la situazione.
Questo deficit di organico ha ripercussioni enormi sulla capacità di gestire le indagini e redigere documenti necessari per il proseguimento delle pratiche. Il procuratore stesso fa presente che l’ufficio di esecuzione penale è in condizioni critiche, richiedendo spostamenti di personale da un’area all’altra per cercare di arginare le carenze.
Aumento delle violazioni e di reati
Nel 2023, i dati sulle violenze, specialmente quelle riguardanti le fasce più vulnerabili, sono in forte aumento. Le segnalazioni riguardanti le violenze sono passate da 3392 a 3839 nel periodo compreso dall’inizio dell’anno fino a novembre, un incremento significativo che dimostra la necessità di misure protettive. Sono state richieste oltre 700 misure di protezione per le vittime, e ben 925 sono già state accolte.
I maltrattamenti, una voce in costante crescita, sono emersi con numeri allarmanti. Gli organi competenti segnalano un carico di lavoro sempre più gravoso, con 6880 casi trattati, e come se non bastasse, anche i malfunzionamenti dei braccialetti elettronici peggiorano la situazione. Le carenze di risorse, dunque, si traducono in un allungamento dei tempi di risposta e nella difficoltà di garantire la sicurezza alle persone più vulnerabili.
Il Giubileo: un aumento previsto di reati
Con l’avvicinarsi del Giubileo, la Procura è preparata a fronteggiare un’impennata dei reati legati al turismo. Attesa l’affluenza di centinaia di migliaia di pellegrini, i dati sui reati contro la proprietà illustrano una realtà preoccupante: oltre 86mila furti e 2500 rapine già registrate. La vulnerabilità di coloro che visitano la città per ragioni religiose è un tema di grande attualità.
In aggiunta, si stima che le truffe “comuni”, tra cui quelle telefoniche e online, raggiungano i 6500 casi. A questi si sovrappongono tre tendenze allarmanti: i cantieri aperti in tutta la città, che hanno generato 3100 nuovi casi di infortuni sul lavoro, e i 1153 fascicoli per crimine comune. Non da ultimo, si segnala un cauto allertamento dovuto alla mala gestione dei centri di detenzione per migranti, una competenza non più necessaria al momento, ma ben potrebbe incrociarsi con problematiche future.
Le prospettive future: rischio di collasso
Il rischio di un collasso totale della Procura di Roma è un argomento che viene sollevato da più fonti. Le pressioni si intensificano giorno dopo giorno e l’arrivo dei pellegrini non fa altro che aggiungere ulteriore peso su una struttura già in affanno. Le parole di Stefano Pesci, procuratore aggiunto, riassumono la situazione: «Siamo al confine del collasso, in una enorme e crescente difficoltà».
Ogni giorno, i magistrati e il personale amministrativo lavorano al massimo delle loro capacità, ma i numeri parlano chiaro: la Procura ha bisogno di una ristrutturazione seria e immediata per affrontare le sfide future. L’appello è rivolto al Consiglio Superiore della Magistratura e al Ministero della Giustizia affinché le carenze conseguenti vengano finalmente affrontate per garantire sicurezza e giustizia ai cittadini e visitatori della capitale.
Ultimo aggiornamento il 14 Dicembre 2024 da Sara Gatti