Emergenza globale per il vaiolo delle scimmie: casi in aumento in più di dodici Paesi africani

Emergenza globale per il vaiolo delle scimmie: casi in aumento in più di dodici Paesi africani

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Emergenza globale per il vaiolo delle scimmie: casi in aumento in più di dodici Paesi africani - Gaeta.it

La nuova variante del vaiolo delle scimmie, che ha già colpito bambini e adulti in oltre dodici Paesi africani, sta destando preoccupazione a livello internazionale. Con la carenza di vaccini disponibili sul continente, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato l’epidemia un’emergenza globale. La situazione risulta critica, specialmente in Repubblica Democratica del Congo, dove la maggior parte dei casi è concentrata e i morti hanno superato le cinquecento unità.

L’epidemia di vaiolo delle scimmie in Africa

Situazione attuale e dichiarazioni ufficiali

Negli ultimi mesi, l’epidemia di vaiolo delle scimmie ha assunto proporzioni allarmanti in diversi Paesi africani, con più di 14.000 casi registrati e 524 decessi. La maggior parte di questi eventi è stata documentata nella Repubblica Democratica del Congo, dove circa il 70% dei casi relativi al vaiolo delle scimmie coinvolge bambini al di sotto dei 15 anni. “Si tratta di una situazione che concerne la salute di tutti noi. La probabilità che il virus si diffonda oltre i confini africani è una preoccupazione seria,” ha commentato il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Secondo i Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie, la situazione è aggravata dalla scarsità di risorse e dalla richiesta di aiuti internazionali per contenere l’epidemia. Questa emergenza è stata ufficialmente riconosciuta poiché i casi sono aumentati drammaticamente del 160% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli esperti avvertono che la nuova variante, rivelatasi più letale, possa presentare un tasso di mortalità compreso tra il 3 e il 4%.

L’emergenza nei bambini

La vulnerabilità dei più giovani è uno dei principali fattori di rischio in questa epidemia. I dati ufficiali mostrano un quadro preoccupante in cui i bambini rappresentano l’85% delle vittime. Jacques Alonda, epidemiologo operativo in Congo, ha evidenziato come la situazione si stia deteriorando, soprattutto nei campi profughi, dove il sovraffollamento dilaga. Storie tragiche, come quella di un neonato di sei settimane contagiato a causa della coabitazione con un paziente non diagnosticato, testimoniano l’urgenza di un intervento efficace.

Diffusione internazionale della variante

I Paesi coinvolti

Oltre alla Repubblica Democratica del Congo, il vaiolo delle scimmie ha fatto la sua comparsa in altri 13 Paesi africani, tra cui Burundi, Kenya, Ruanda e Uganda, segnalando ogni focolaio con modalità diverse di trasmissione. In Costa d’Avorio e Sudafrica, invece, si sono registrati focolai di una variante meno pericolosa, che si sta diffondendo nel contesto di una crisi sanitaria globale.

Anche se la nuova variante si manifesta in modo meno evidente, con sintomi che si concentrano nella regione genitale, il rischio di contagio resta alto. Ciò complica il tracciamento dell’organismo virale e mette in pericolo la salute delle popolazioni, costringendo gli esperti a sollecitare una mobilizzazione globale immediata.

Sintomi e modalità di trasmissione

La nuova forma di vaiolo delle scimmie presenta comportamento diverso rispetto ai focolai precedenti, mentre i sintomi più lievi aggravano la difficoltà diagnostica. Le modalità di trasmissione sono principalmente attraverso il contatto ravvicinato con persone infette. La caratteristica non facilmente riconoscibile dei sintomi, che si registra tipicamente sui genitali, può allungare il tempo di diffusione nel caso in cui una persona non sia consapevole della sua malattia.

Fin dal 2022, il vaiolo delle scimmie ha anche suscitato allerta internazionale, soprattutto alla luce della sua rapida diffusione in più di 70 Paesi. Prima di quella data, la malattia era fondamentalmente confinale all’Africa centrale e occidentale, rendendo questo nuovo scenario ancora più critico.

Necessità e disponibilità di vaccini

Carenze vaccinali in Africa

La situazione dei vaccini in Africa è allarmante. Mentre i Paesi occidentali hanno avuto accesso a stock consistenti di vaccini e terapie, il continente africano ha visto pochi rifornimenti. Nonostante le richieste ufficiali per milioni di dosi, la disponibilità è molto limitata. Cris Kacita Osako, coordinatore del Comitato di risposta al vaiolo delle scimmie del Congo, ha affermato che le autorità congolesi hanno richiesto circa quattro milioni di dosi, destinate principalmente a bambini e popolazioni vulnerabili.

Alternative vaccinali

In assenza di vaccini specifici attestati dalle autorità sanitarie occidentali, si stanno valutando alternative come il vaccino contro il vaiolo tradizionale. La necessità di massimizzare l’accesso ai vaccini per i più a rischio, compresi lavoratori del sesso e popolazioni vulnerabili, è diventata cruciale per prevenire ulteriori focolai.

Dopo la recente dichiarazione di emergenza dell’OMS, molte speranze sono riposte sul coordinamento dell’assistenza internazionale affinché si possano fornire rapidamente risorse e supporti logistici. Tuttavia, esperti avvertono che finora le risposte globali alle emergenze sanitarie hanno mostrato risultati contrastanti, e che ci sarà necessità di un approccio integrato e coerente per affrontare questa grave crisi sanitaria.

Ultimo aggiornamento il 14 Agosto 2024 da Marco Mintillo

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