A Montesilvano, la crisi idrica sta avendo ripercussioni dirette sulla vita quotidiana degli studenti della scuola dell’infanzia e primaria. Alcuni plessi dell’Istituto comprensivo “Troiano Delfico” si trovano in una situazione critica, con una significativa mancanza di acqua potabile. Un gruppo di genitori ha sollevato il problema, richiedendo chiarezza e interventi urgenti da parte delle autorità locali. Con circa 700 alunni privati dell’acqua per i servizi igienici, la situazione si fa sempre più complessa e preoccupante, specialmente considerando le condizioni igieniche precarie che ne derivano.
La denuncia dei genitori
I genitori degli alunni interessati hanno espresso il loro disagio e la loro indignazione per la situazione attraverso una missiva ufficiale. Hanno sottolineato che, a causa della riduzione idrica in corso, le cisterne autoclavi delle scuole non sono sufficienti a soddisfare il fabbisogno idrico di tutti coloro che frequentano gli edifici, compresi studenti, docenti e personale ATA. Questa mancanza di acqua sta creando problemi nella gestione della quotidianità scolastica dei bambini, con particolare riferimento alle classi della scuola dell’infanzia e primaria, per le quali l’approvvigionamento idrico è fondamentale.
“Non possiamo tollerare che i nostri figli, durante le ore scolastiche, non abbiano accesso all’acqua potabile, indispensabile per la loro igiene e salute”, dichiarano i genitori indignati. La loro richiesta di chiarezza è rivolta in modo specifico all’Aca e al Comune di Montesilvano, affinché assumano ruoli attivi nella risoluzione della problematica e forniscono informazioni precise sulle misure adottate.
Le misure adottate dalle autorità locali
Di fronte a questa emergenza, il vicesindaco e assessore alla Pubblica istruzione di Montesilvano, Paolo Cilli, ha risposto sollecitamente alla situazione. In un’intervista, ha comunicato di aver contattato l’Aca per richiedere un aumento della portata d’acqua verso le scuole. Inoltre, ha rivelato che nei giorni scorsi sono stati svolti sopralluoghi da parte dei tecnici per valutare i problemi di approvvigionamento idrico e per organizzare l’invio di cisterne.
Queste misure sono state considerate necessarie per far fronte all’emergenza e garantire che gli alunni possano avvalersi di un servizio essenziale, come l’acqua, durante le ore di lezione. Il Comune sta monitorando la situazione con attenzione, dichiarando di essere impegnato a risolvere il problema nel più breve tempo possibile, affinché le scuole possano tornare a operare in condizioni normali.
Impatti sulla vita scolastica e igiene
Con l’inizio del servizio mensa per le sezioni che effettuano orario prolungato, i genitori sono sempre più preoccupati per le condizioni in cui i loro figli devono trascorrere la giornata scolastica. La prospettiva di otto ore a scuola senza accesso all’acqua potabile rappresenta una sfida significativa per la salute e il benessere dei bambini. La mancanza d’acqua aggrava, infatti, situazioni già critiche, influenzando la capacità degli studenti di affrontare serenamente le attività quotidiane.
Le problematiche legate all’igiene sono diventate un argomento centrale per i genitori, che temono per le conseguenze a lungo termine di questa carenza. L’acqua è indispensabile per l’igiene personale e per il mantenimento di condizioni sane all’interno degli edifici scolastici. Pertanto, l’appello dei genitori risuona forte e chiaro, nella speranza che un intervento rapido possa ristabilire un servizio così fondamentale per i giovani studenti.
Ultimo aggiornamento il 1 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano