L’emergenza idrica in corso a Vasto sta attirando un’attenzione sempre maggiore, soprattutto a seguito delle critiche dell’assessore regionale Tiziana Magnacca nei confronti del Sindaco e Presidente della Provincia di Chieti. Le affermazioni della Magnacca mettono in evidenza non solo il grave stato della rete idrica ma anche il modo inadeguato in cui le autorità locali stanno affrontando una situazione critica che da anni affligge la regione.
L’emergenza idrica in Abruzzo
Negli ultimi anni, la regione Abruzzo ha dovuto fronteggiare una severa crisi idrica. Il clima estremo e periodi prolungati di siccità hanno aggravato la situazione, portando a un significativo abbassamento delle risorse idriche disponibili per i comuni, in particolare per quelli serviti dalla Sasi. Questa azienda pubblica ha mostrato limiti evidenti nella manutenzione della rete, che presenta numerose perdite e problemi strutturali. Le critiche mosse dall’assessore regionale fanno emergere come, nonostante gli sforzi, le autorità locali non siano riuscite a garantire un’acqua pulita e disponibile per tutti.
In risposta a questa crisi, la Regione Abruzzo, guidata dal Presidente Marco Marsilio, ha avviato un piano di investimenti radicale per la riparazione e il potenziamento delle infrastrutture esistenti. Si stima che gli interventi necessitino di circa 66 milioni di euro, con ben 52 milioni già stanziati. Di queste risorse, 6,9 milioni sono specificamente dedicati a città come Vasto, dove l’emergenza idrica è particolarmente sentita.
Le misure di investimento e il ruolo della Sasi
Il piano messo in atto prevede diversi interventi diretti a fronteggiare le perdite idriche e ad aggiornare le tecnologie utilizzate per la gestione della rete. Tra queste misure figurano la digitalizzazione del sistema di monitoraggio e il potenziamento della capacità di trasporto, con un’attenzione particolare all’adduttrice del Verde, che avrà due lotti dedicati. Tali progetti devono però essere supervisionati e gestiti in modo efficace da coloro che ricoprono cariche locali.
L’interrogativo cruciale che emerge dalle dichiarazioni dell’assessore riguarda il controllo dell’utilizzo di queste risorse da parte del Sindaco. Si chiede quindi se ci sia una reale iniziativa per garantire che i fondi vengano utilizzati in modo appropriato e secondo i piani prestabiliti. La scarsa supervisione e trasparenza potrebbero continuare a compromettere la qualità del servizio idrico, senza fornire risposte alle esigenze dei cittadini.
Accuse di negligenza e mancanza di iniziativa
Le parole di Tiziana Magnacca sollevano questioni serrate sull’impegno del primo cittadino nella gestione di questa crisi. Secondo l’assessore, è imperativo verificare se vi siano risorse disponibili e se i progetti siano stati attuati con la dovuta celerità. Risulta allarmante che il Sindaco, pur rivestendo ruoli di responsabilità, non si stia attivando in modo proattivo per risolvere i problemi idrici.
Non meno importante è l’interrogativo riguardante la gestione della Sasi, che è da anni sotto il controllo di persone legate allo stesso partito del Sindaco. Critiche sono state sollevate riguardo all’aumento dei costi operativi a causa di un numero crescente di assunzioni, un elemento che ha gravato sui bilanci dell’azienda. Questo scenario porta a chiedersi se ci sia stata una gestione efficace delle risorse, e se la responsabilità della situazione ricada anche sulla politica attualmente in carica.
Un appello alla responsabilità
In un momento in cui la crisi idrica diventa sempre più pressante, la richiesta di serietà e trasparenza da parte dei rappresentanti locali è fondamentale. Le parole di Magnacca indicano un cambiamento di rotta necessario per affrontare questa problematica con atti concreti e non solo comunicati stampa. Riuscire a restituire serenità ai cittadini significa agire con decisione, attuando misure efficaci.
Il Sindaco è dunque chiamato a un esame di coscienza, per decidere se continuare su una strada di inefficace narrazione politica o, al contrario, impegnarsi a ripristinare un legame di fiducia con la comunità, operando attivamente per risolvere l’emergenza idrica.
Ultimo aggiornamento il 11 Gennaio 2025 da Marco Mintillo