Il 2024 si apre con importanti riflessioni per il Gruppo Lucano di Protezione Civile. Nella conferenza stampa tenutasi a Potenza, il presidente Pierluigi Martoccia ha messo in luce le sfide affrontate nell’ultimo anno, evidenziando la gestione dell’emergenza idrica tra le priorità dell’organizzazione. Questo bilancio chiama in causa sia l’impatto delle emergenze ambientali che l’impegno costante dei volontari, sempre pronti a intervenire nelle diverse situazioni di crisi.
La gestione dell’emergenza idrica
Uno dei temi centrali discorsi da Martoccia è stato senza dubbio l’emergenza idrica, che ha colpito molte comunità nel corso del 2023. Nei suoi interventi, il presidente ha descritto il clima di preoccupazione e la gravità della situazione, con le dighe ridotte a livelli preoccupanti. Il confronto con scenari drammatici ha reso il compito della Protezione Civile ancora più cruciale, poiché il Gruppo Lucano si è trovato a dover supportare ben 29 comunità colpite da questa crisi. Martoccia ha sottolineato come la risposta a tale emergenza sia stata molto articolata, coinvolgendo la pianificazione e l’attuazione di interventi immediati per mitigare gli effetti della scarsità d’acqua.
Questo impegno non è stato solo limitato a operazioni di emergenza, ma ha compreso anche una dimensione educativa, per sensibilizzare la popolazione riguardo alla gestione delle risorse idriche e all’importanza della conservazione. La Protezione Civile ha dunque avuto un ruolo determinante non solo nella risposta immediata, ma anche nella costruzione di una cultura della prevenzione e del rispetto per l’ambiente e le risorse naturali.
Interventi e attività del Gruppo Lucano
Nel corso del 2023, l’attività del Gruppo Lucano ha visto un notevole incremento degli interventi. Sono stati registrati oltre 500 interventi legati all’antincendio, indicativi di una continua necessità di intervento nella gestione delle emergenze. Gli oltre 800 ore di lavoro dei volontari nella sala operativa in collaborazione con la Regione Basilicata dimostrano l’impegno costante e la dedizione nella risoluzione delle problematiche emergenziali.
In aggiunta, il servizio civile ha ricevuto un grande afflusso di giovani, con 300 ragazzi partecipanti che hanno contribuito a promuovere la protezione civile tra le nuove generazioni. L’organizzazione di 12 campi scuola ha fornito un’opportunità formativa concreta, accogliendo circa 30 partecipanti a settimana. Questa iniziativa mira a favorire un avvicinamento dei giovani al mondo della protezione civile, sviluppando così una maggiore consapevolezza e preparazione per affrontare eventuali emergenze in futuro.
Il Gruppo Lucano ha anche allargato il proprio raggio d’azione al di fuori dei confini regionali, inviando aiuti alla popolazione di Valencia dopo l’alluvione dello scorso ottobre. I coinvolgimenti in scenari internazionali, come il supporto alla popolazione turca dopo il terremoto e l’assistenza agli ucraini all’inizio del conflitto, hanno messo in risalto l’impegno della protezione civile lucana su scala globale.
Le sfide future: mancanza di una sede
Martoccia ha evidenziato anche una delle sfide più grandi che il gruppo affronta: la mancanza di una sede. Una situazione che non solo limita l’operatività del Gruppo, ma crea difficoltà logistiche e organizzative. Una possibile sede è stata individuata a Tramutola, in Val d’Agri, ma i progressi sono stati ostacolati da una lenta interlocuzione con la Regione. La situazione è attualmente bloccata al Dipartimento Agricoltura, e il presidente Martoccia ha sollevato interrogativi riguardo ai motivi di questo stallo. La necessità di una sede operativa ben definita è fondamentale per la coordinazione efficiente delle attività e per garantire un funzionamento ottimale del Gruppo, nonché per il supporto costante alle comunità in situazioni di emergenza.
La continua assenza di uno spazio adeguato per operare non solo frena le capacità del Gruppo, ma evidenzia anche la necessità di un dialogo costruttivo con le istituzioni per garantire che il lavoro dei volontari venga adeguatamente supportato e riconosciuto. L’attenzione al rafforzamento delle strutture è indispensabile per una protezione civile più efficiente e pronta ad affrontare le sfide future.
Questi aspetti tracciano un quadro di un’organizzazione attiva e impegnata, pronta a rispondere alle emergenze, ma che necessita di supporto al fine di consolidare la propria operatività e raggiungere obiettivi ambiziosi per il 2024 e oltre.
Ultimo aggiornamento il 3 Gennaio 2025 da Sara Gatti