La situazione di grave deficit idrico che affligge gran parte della Calabria ha spinto la Regione a richiedere, attraverso una delibera, il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale. Tale richiesta è motivata dall’urgente necessità di affrontare la carenza idropotabile nelle province di Reggio Calabria, Crotone e alcuni comuni della provincia di Cosenza. In questo contesto critico, il governo regionale sta compiendo ogni sforzo volto a garantire l’accesso all’acqua potabile per i propri cittadini e a tutelare il settore agricolo, messo a dura prova dalla prolungata siccità .
Situazione di emergenza in Calabria: la delibera del governo regionale
L’odierno incontro della Giunta regionale, presieduto dal governatore Roberto Occhiuto a Catanzaro, ha portato all’approvazione di una delibera che chiede formalmente al governo il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale in relazione al deficit idrico persistente. Già il 27 luglio, il presidente Occhiuto aveva emesso un decreto dichiarando “lo stato di emergenza regionale di Protezione civile”, in risposta alla grave carenza idrica che sta colpendo la provincia di Crotone e la città metropolitana di Reggio Calabria.
La richiesta di riconoscimento per lo stato di emergenza coinvolge vari comuni, tra cui Calopezzati, Caloveto, Cariati, Corigliano Rossano, Cropalati e molti altri nella provincia di Cosenza. Questa decisione è stata presa con l’intento di attivare misure straordinarie per affrontare una crisi che sta avendo gravi ripercussioni sulla vita quotidiana dei cittadini e sull’economia locale. Il governo regionale mira a sollecitare interventi rapidi e decisivi da parte del governo centrale, al fine di garantire l’approvvigionamento idrico e tutelare la salute pubblica.
Una crisi che colpisce anche l’agricoltura
La crisi idrica non è solo un problema per l’approvvigionamento potabile, ma sta anche mettendo in pericolo la sicurezza alimentare e le attività agricole nella regione. Secondo la Giunta regionale, un’apposita delibera è stata inoltrata anche al Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, per richiedere il riconoscimento dello stato di calamità naturale legato all’eccezionale siccità che ha colpito la Calabria nel periodo tra luglio 2023 e giugno 2024.
Questo crudo scenario mette in evidenza l’urgente necessità di supporto per l’industria agricola, che fa affidamento su risorse idriche stabili per la coltivazione delle proprie terre. I produttori agricoli si trovano a fronteggiare non solo una riduzione della disponibilità d’acqua, ma anche un impatto diretto sulla qualità e quantità delle loro produzioni. La Giunta regionale è consapevole dell’importanza di attivare misure di emergenza per sostenere gli agricoltori nella difficile congiuntura che stanno vivendo, per evitare danni irreversibili alla filiera alimentare.
I dettagli del decreto di emergenza
Nella stessa seduta della Giunta, il presidente Occhiuto ha firmato un decreto che estende lo stato di emergenza regionale di Protezione Civile, che era stato precedentemente dichiarato. Questo provvedimento comprende anche i territori dei comuni serviti dagli schemi acquedottistici ‘Macrocioli‘ e ‘Trionto – Sila Greca‘ situati in provincia di Cosenza. Il decreto viene incontro alle necessità impellenti di una popolazione colpita da una crisi che ormai dura da diverso tempo, rendendo essenziale il superamento delle difficoltà di approvvigionamento idrico.
L’estensione dello stato di emergenza prevede l’implementazione di misure straordinarie che possono variare da interventi per garantire l’acqua potabile ai cittadini, a quelli destinati a garantire la continuità delle attività agricole. Queste azioni sono fondamentali per ridurre le conseguenze economiche e sociali del deficit idrico, permettendo alla regione di reagire in modo rapido e coordinato alle sfide attuali.
Attraverso queste misure e richieste, la Regione Calabria non solo cerca di affrontare un problema imminente, ma anche di pianificare azioni future che possano mitigare i danni e garantire risorse idriche sufficienti per tutti gli aspetti della vita quotidiana, dall’uso domestico all’agricoltura.