Emergenza in Emilia-Romagna: assistenza immediata per 55 cani evacuati dopo l’alluvione

L’unità di emergenza LAV ha salvato 55 cani dal rifugio ‘La Casa Selvatica’ in Emilia-Romagna, colpito da alluvioni, e cerca aiuto per garantire loro accoglienza temporanea.
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Emergenza in Emilia-Romagna: assistenza immediata per 55 cani evacuati dopo l'alluvione - Gaeta.it

L’Emilia-Romagna ha recentemente subito un’alluvione devastante che ha costretto molti a evacuare le proprie abitazioni e rifugi. In questo contesto di emergenza, l’unità di emergenza LAV ha attivato un’operazione di soccorso per salvare animali domestici in difficoltà, con particolare attenzione al rifugio ‘La Casa Selvatica’ di Sant’Agata Feltria, in provincia di Rimini. L’intervento ha permesso di salvare 55 cani, molti dei quali erano rimasti intrappolati in situazioni di grande pericolo.

La situazione alluvionale a Sant’Agata Feltria

Il rifugio ‘La Casa Selvatica’, noto per la sua dedizione al benessere degli animali, si trova in una zona caratterizzata da una geologia complessa. Negli ultimi giorni, il maltempo ha provocato una nuova ondata di piogge che ha portato nuovamente l’area sott’acqua, già danneggiata durante le alluvioni del 2023. La situazione si è rivelata critica, costringendo i volontari e il personale del rifugio a chiedere aiuto per mettere in salvo i cani.

Con l’acqua che ha invaso gli spazi del rifugio, i 55 cani hanno subito gravi disagi. L’unità di emergenza LAV è stata allertata e ha immediatamente avviato le operazioni di salvataggio, coordinate dalla responsabile Beatrice Rezzaghi. Le condizioni meteo avverse hanno complicato ulteriormente le operazioni, ma un team di esperti ha lavorato instancabilmente per garantire il recupero degli animali in difficoltà.

Le operazioni di soccorso condotte dall’unità di emergenza LAV

Il team di soccorso, composto da volontari e professionisti, è intervenuto rapidamente per evacuare i cani dal rifugio. Utilizzando ambulanze veterinaria e attrezzature adeguate, l’unità ha potuto raggiungere i cani e portarli in un luogo sicuro. Le operazioni si sono svolte in modalità d’urgenza, con i soccorritori che hanno dovuto muoversi tra fango e detriti per recuperare gli animali.

Beatrice Rezzaghi ha spiegato quanto fosse fondamentale l’intervento immediato per salvare i cani, tra cui molti animali vulnerabili. “Siamo felici di aver potuto dare un aiuto concreto a questi cani e a chi si occupa di loro,” ha dichiarato durante le operazioni di soccorso. Tra i cani recuperati c’è anche Poldo, un cane anziano che presentava problemi alle zampe a causa delle avverse condizioni in cui si trovava.

Le operazioni di soccorso sono state rese possibili grazie alla preparazione e all’impegno di tutti. Il lavoro di squadra tra l’unità di emergenza LAV e le volontarie del rifugio ha dimostrato come in momenti di crisi sia fondamentale unire le forze per garantire la sicurezza degli animali.

Richiesta di aiuto per il futuro dei cani evacuati

Con i cani ormai salvati dalla zona di emergenza, il rifugio ‘La Casa Selvatica’ è alla ricerca di aiuto per garantire loro accoglienza temporanea. Beatrice Rezzaghi ha lanciato un appello a tutti coloro che hanno la possibilità di prendere in stallo uno o più cani: “Chiunque possa offrire un’abitazione temporanea per questi animali è invitato a mettersi in contatto con le nostre volontarie. Ogni offerta verrà valutata, poiché la situazione è critica e i cani necessitano di punti di riferimento stabili.”

La solidarietà della comunità e il supporto di privati e associazioni sono essenziali in questa fase delicata. La speranza è che con l’impegno collettivo si riesca a garantire un futuro migliore per i cani in attesa di un’adozione definitiva.

Ultimo aggiornamento il 26 Ottobre 2024 da Laura Rossi

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