Emergenza in Spagna: il bilancio delle vittime sale a 213 dopo le inondazioni nel sud-est

Emergenza in Spagna: il bilancio delle vittime sale a 213 dopo le inondazioni nel sud-est

Le devastanti alluvioni nel sud-est della Spagna hanno causato almeno 213 morti e numerosi dispersi, mentre il governo mobilita 10.000 soldati per le operazioni di soccorso e recupero.
Emergenza in Spagna3A il bilanc Emergenza in Spagna3A il bilanc
Emergenza in Spagna: il bilancio delle vittime sale a 213 dopo le inondazioni nel sud-est - Gaeta.it

Le violentissime piogge che hanno colpito il sud-est della Spagna hanno lasciato un’impronta drammatica sul territorio, causando la morte di almeno 213 persone. I servizi di emergenza locali aggiorneranno ulteriormente il bilancio delle vittime, mentre il governo avvia un imponente intervento di soccorso e recupero. La situazione attuale richiede un’attenzione continuativa alle comunità colpite e ai soggetti dispersi, mentre le operazioni di soccorso si intensificano.

Bilancio delle vittime e dispersioni

Secondo i più recenti rapporti, 210 delle vittime sono registrate nella regione di Valencia, con altre due in Castiglia-La Mancia e una in Andalusia. Le autorità hanno lanciato l’allerta per possibili ulteriori vittime, poiché il lavoro di recupero continua nei luoghi fortemente colpiti dalle alluvioni. Sono in corso ricerche nel sottosuolo e nei tunnel inondati, dove i sommozzatori e i soccorritori stanno affrontando condizioni difficili per assicurarsi che non ci siano ulteriori disperse.

Nei giorni scorsi, un caso di straordinaria resilienza ha catturato l’attenzione della comunità. Una donna è stata trovata viva all’interno della sua auto, bloccata da tre giorni in un garage allagato alla periferia di Valencia. Accanto a lei, la nuora era già deceduta. La storia dell’automobilista ha acceso un barlume di speranza in un contesto altrimenti tragico, evidenziando le difficoltà cui sono soggetti i soccorritori.

Le operazioni di recupero si svolgono con urgenza, dato che i soccorritori si preoccupano esasperati per il numero di dispersi e per le condizioni statiche delle strutture danneggiate. L’obiettivo è non solo recuperare i corpi, ma anche riportare la vita alla normalità per le persone sfollate e le comunità provate dalla catastrofe.

Intervento del governo e mobilitazione delle forze armate

A fronte di questa catastrofe, il governo spagnolo ha messo in campo una mobilitazione senza precedenti, con l’invio di 10.000 soldati e agenti di polizia nelle zone colpite. Secondo il primo ministro Pedro Sánchez, si tratta del “più grande dispiegamento di forze armate mai effettuato in Spagna in tempo di pace”. In totale, il numero dei soldati impegnati arriva così a 7.500, ai quali si aggiungono 5.000 agenti di polizia già attivi sul territorio.

Le forze dell’ordine e i soccorritori sono imminenti nelle operazioni di soccorso, cercando di ripristinare la normalità. Le squadre di emergenza lavorano a rilento per garantire la sicurezza e l’integrità delle zone delle operazioni e per sostenere le comunità locali. Il governo sta cercando di ripristinare anche le infrastrutture essenziali, come le strade e i servizi pubblici, che sono stati gravemente danneggiati dalle inondazioni.

L’arrivo di ulteriori rinforzi è atteso con ansia, dato che molte aree sono ancora in condizioni precarie, con evidenti segni di devastazione. Le attrezzature sono in fase di implementazione per portare aiuti e supporto a chi ha perso tutto in questa tragica calamità.

Situazione attuale nelle aree colpite

I soccorritori continuano a lavorare nelle zone più gravemente colpite, scoprendo scene desolanti. Diversi sommozzatori dell’Unità militare di emergenza hanno descritto le aree come un cimitero, a causa dell’enorme quantità di veicoli sommersi le cui carcasse risultano essere intrappolate sotto strati di fango e detriti. Nello specifico, nel parcheggio sotterraneo di un centro commerciale, sono stati rinvenuti decine di cadaveri, il che rende cruciale il lavoro delle squadre di recupero.

Le autorità sanitarie hanno anche registrato svariati casi di intossicazione, con diciannove volontari colpiti dal monossido di carbonio mentre operavano per ripulire un’area allagata. Gli interventi di soccorso sono complessi e tutti gli sforzi sono concentrati in un ambito di tempo ristretto per garantire la massima sicurezza nelle operazioni.

L’energia elettrica è stata ripristinata per il 94% dei residenti rimasti senza servizio, e i progressi nelle telecomunicazioni stanno lentamente ripristinando la connessione con le comunità. Il lungo lavoro di recupero e sostegno proseguirà mentre i soccorritori continueranno le loro operazioni in queste aree fortemente provate.

Ultimo aggiornamento il 3 Novembre 2024 da Armando Proietti

Change privacy settings
×