L'emergenza incendio che ha colpito Monte Leano, minacciando le abitazioni nelle frazioni di San Silviano e Campolungo a Terracina, ha richiesto un intervento straordinario delle squadre di soccorso. Domenica notte è stata particolarmente drammatica, ma grazie all'immediato intervento delle autorità e dei volontari, non si sono registrati feriti, anche se i danni ambientali sono significativi. Le operazioni di bonifica proseguono, mentre si avviano indagini per accertare le cause del rogo.
La cronaca dell'emergenza
I giorni critici e le operazioni di spegnimento
Nella giornata di sabato e nella mattinata di domenica, le operazioni di bonifica hanno visto il coordinamento del Direttore Operazioni Spegnimento, il DOS dei Vigili del Fuoco. Aerei e mezzi a terra hanno lavorato incessantemente per circoscrivere l'incendio e mettere in sicurezza le abitazioni. Nel pomeriggio di domenica, grazie all’ausilio dei mezzi aerei, sembrava che la situazione fosse sotto controllo, ma il sopraggiungere del vento ha riattivato le fiamme, causando dissercupi danni a una vasta area di vegetazione.
Il sindaco di Terracina, Francesco Giannetti, ha dichiarato che la notte di domenica è stata la più difficile, con il fuoco che ha iniziato a minacciare le case, portando le lingue di fiamma a pochi passi dal piazzale della Chiesa di San Silviano. L'incessante lavoro degli operatori ha consentito di evitare il peggio, salvaguardando le abitazioni, mentre i danni alle aree verdi sono immensi.
Il coordinamento e il supporto alle operazioni
Il sindaco ha espresso particolare gratitudine per il coordinamento fornito dalla Prefettura, in particolare al Prefetto Vittoria Ciaramella e alla Dott.ssa Ippolito, che hanno garantito l'arrivo di ulteriori unità di soccorso. Fin dall’inizio dell’emergenza, la mobilitazione è stata massiccia: Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia, Polizia Locale, oltre a numerosi volontari della Protezione Civile e della Croce Rossa, si sono attivati per garantire la sicurezza dei residenti.
Nel tentativo di fornire un punto di supporto per gli evacuati, le autorità hanno aperto la ex scuola di San Silviano e il Palazzetto dello Sport, per offrire riparo ai residenti costretti ad abbandonare le proprie case. L’Hotel River ha messo a disposizione stanze per i cittadini in difficoltà, dimostrando così un forte senso di comunità.
Indagini e responsabilità
Il ruolo dei Carabinieri e le indagini in corso
Dopo il grave episodio, i Carabinieri del Nucleo Forestale di Terracina sono al lavoro per chiarire le cause dell’incendio. Durante l’analisi della zona, è stato individuato il punto di insorgenza e sono in corso attività di repertazione per comprendere la dinamica che ha portato al rogo. Il sindaco ha auspicato che le indagini non conducano a una conferma di origine dolosa, poiché ciò rappresenterebbe un atto vile nei confronti della comunità.
Le autorità stanno raccogliendo informazioni e testimonianze per ricostruire gli eventi e individuare eventuali responsabilità. La città di Terracina, unita nel fronteggiare l’emergenza, attende con fiducia i risultati degli accertamenti promossi dai Carabinieri.
La solidarietà della comunità
In un momento di emergenza come questo, la comunità di Terracina ha dimostrato un'unità e una solidarietà straordinarie. Il sindaco Giannetti ha ringraziato i cittadini per il loro impegno e la loro disponibilità, e ha voluto esprimere un riconoscimento speciale ai consiglieri, assessori e volontari, che si sono mobilitati per offrire supporto e assistenza a chi ne ha avuto bisogno.
L’intera situazione ha messo in luce non solo le fragilità del territorio, ma anche la forza di una comunità pronta a unirsi in un momento di crisi. Mentre proseguono le opere di bonifica e assistenza, Terracina dimostra di essere resiliente, affrontando le sfide con determinazione e spirito di collaborazione.
