Emergenza iscrizioni scolastiche a Roma: Sarour, ragazzo egiziano senza scuola a quasi 14 anni

Sarour, un ragazzo egiziano in cerca di un futuro migliore in Italia, affronta gravi difficoltà nell’accesso all’istruzione, evidenziando le sfide per l’integrazione degli adolescenti immigrati nel sistema scolastico.
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Emergenza iscrizioni scolastiche a Roma: Sarour, ragazzo egiziano senza scuola a quasi 14 anni - Gaeta.it

Sarour, un ragazzo egiziano che ha intrapreso un lungo viaggio verso l’Italia alla ricerca di un futuro migliore, sta affrontando difficoltà nell’accesso all’istruzione. Nonostante i diritti sanciti dalla legge italiana, la sua iscrizione scolastica si è rivelata un’impresa complessa e frustrante. La questione evidenzia problematiche più ampie riguardanti l’integrazione degli adolescenti immigrati e la loro possibilità di accedere a un’istruzione adeguata.

Sarour e l’assenza di un posto a scuola

A distanza di alcuni mesi dal suo arrivo in Italia e poco prima di compiere 14 anni, Sarour non ha ancora trovato un posto nella scuola secondaria di primo grado. La coordinatrice di Scuolemigranti, Paola Piva, sottolinea che il ragazzo ha già perso due mesi di lezioni, compromettendo in modo significativo la sua possibilità di apprendere l’italiano e di integrarsi socialmente con i suoi coetanei. La situazione è ancora più preoccupante poiché ai ragazzi di età compresa tra i 6 e i 16 anni è garantito non solo il diritto ma anche il dovere di frequentare la scuola.

Scuolemigranti, una rete che raccoglie circa 90 associazioni dedicate all’insegnamento dell’italiano come lingua seconda, ha effettuato richieste di iscrizione per Sarour a diversi istituti scolastici, tra cui l’IC Regina Elena e altre scuole di Roma. Purtroppo, nessuna di queste scuole è stata in grado di accogliere la sua richiesta. È importante notare che, nonostante il sostegno di associazioni e volontari, l’accesso all’istruzione resta un ostacolo difficile da superare.

La situazione ha portato a scambi frenetici di comunicazioni tra l’associazione e l’Ufficio Scolastico Regionale, con quest’ultimo che si è attivato per aiutare Sarour, ma le risposte sono state deludenti. L’istituto comprensivo Regina Elena, dopo vari tentativi di contatto, ha comunicato la mancanza di posti disponibili, costringendo il ragazzo a rimanere escluso dal percorso scolastico.

Diritto negato e volontariato sotto pressione

La questione dell’iscrizione a scuola per Sarour e per altri ragazzi nella sua situazione non riguarda solo l’assenza di un posto, ma mette in discussione un diritto fondamentale. La coordinatrice di Scuolemigranti ha denunciato il fatto che il carico di queste problematiche stia ricadendo sulle spalle del volontariato, evidenziando l’urgenza di un intervento a livello istituzionale. Secondo Piva, il fenomeno sta diventando sempre più difficile da gestire, soprattutto con l’arrivo di un numero crescente di adolescenti immigrati che necessitano di essere iscritti nelle scuole superiori.

Dal 1° settembre, 73 nuovi alunni hanno dovuto far fronte a situazioni simili, concludendo che l’iscrizione per loro era stata negata e ricorrendo al supporto del volontariato per cercare una soluzione. In alcuni casi, l’Ufficio Scolastico Regionale ha collaborato per facilitare l’inserimento, ma questo rimane un’eccezione piuttosto che la regola.

Nel tentativo di affrontare questa problematica, Anna Paola Sabatini, direttore generale dell’Ufficio Scolastico del Lazio, ha esortato le scuole ad aprire le proprie porte alle nuove iscrizioni, anche nel corso dell’anno scolastico, ponendo particolare attenzione ai minori stranieri. Tuttavia, la mancanza di posti e le procedure complicate continuano a rappresentare un ostacolo significativo a una vera integrazione.

La situazione di Sarour è solo uno dei tanti casi che mettono in evidenza una realtà complessa e sfidante per i giovani richiedenti asilo in Italia, che si trovano a combattere non solo per un accoglimento caldo e umano, ma anche per i diritti fondamentali che ogni giovane dovrebbe avere.

Ultimo aggiornamento il 27 Novembre 2024 da Sara Gatti

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