Emergenza lingua blu in Sardegna: Coldiretti chiede stato di crisi e indennizzi urgenti

Emergenza lingua blu in Sardegna: Coldiretti chiede stato di crisi e indennizzi urgenti

La Sardegna affronta un’emergenza sanitaria zootecnica a causa dell’epidemia di lingua blu, con oltre 124.000 animali infetti e danni economici superiori ai 25 milioni di euro per gli allevatori.
Emergenza Lingua Blu In Sardeg Emergenza Lingua Blu In Sardeg
Emergenza lingua blu in Sardegna: Coldiretti chiede stato di crisi e indennizzi urgenti - Gaeta.it

La Sardegna si trova ad affrontare una grave emergenza sanitaria zootecnica a causa dell’epidemia di lingua blu, una malattia virale che colpisce gli animali domestici, in particolar modo ovini e bovini. L’azienda agricola locale, già messa a dura prova da difficoltà economiche significative, sta ora subendo danni senza precedenti per un ammontare di oltre 25 milioni di euro. Coldiretti Sardegna sollecita quindi l’adozione di misure straordinarie per affrontare una situazione che sta dilagando, con la richiesta di un’unità di crisi permanente e un tavolo tecnico per gestire le procedure di indennizzo per le aziende colpite.

I numeri allarmanti dell’epidemia

Secondo il più recente bollettino dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna, il numero di animali infetti ha superato la soglia di 124.000 unità. Le statistiche sono preoccupanti: oltre 17.000 animali sono già morti e più di 3.000 focolai sono stati riportati nell’isola. Questi dati evidenziano il drammatico incremento della malattia, che sta ripercuotendosi non solo sulla salute degli animali ma anche sull’economia degli allevatori locali, già in difficoltà.

I rappresentanti di Coldiretti, Battista Cualbu e Luca Saba, hanno espresso la loro preoccupazione per la gravità della situazione, paragonando l’attuale crisi a quella vissuta nel 2000, quando la Sardegna si trovava di fronte a un’epidemia catastrofica di lingua blu. Nonostante le richieste di intervento inviate alla Regione, non è stata ancora messa in atto una strategia preventiva adeguata per contrastare l’epidemia, lasciando molti allevatori a fronteggiare sul campo le conseguenze disastrose di una crisi prevedibile.

Le richieste urgentemente formulate da Coldiretti

In considerazione della crescente emergenza, Coldiretti ha sollecitato il Consiglio regionale della Sardegna a convocare una seduta d’emergenza. L’intento è quello di approvare un ordine del giorno che preveda misure di intervento rapide e efficaci, secondo quanto stabilito dall’articolo 102. Questo provvedimento dovrebbe garantire risorse economiche e normative necessarie a supportare le aziende agricole colpite dalla crisi.

L’associazione ha messo in evidenza l’importanza di attivare immediatamente processi di risarcimento per le aziende agricole danneggiate, che attualmente si trovano in una situazione insostenibile. La richiesta si fonda sulla necessità di attivare aiuti e strumenti adeguati, in modo da sostenere i settori dell’allevamento ovino e bovino, duramente colpiti dalla malattia.

La posizione degli allevatori sardi

Gli allevatori sardi esprimono una forte preoccupazione per il futuro delle loro attività. La situazione attuale presenta rischi non solo per l’economia locale, ma anche per la sicurezza alimentare e la salute pubblica. La mancanza di azioni incisive da parte delle autorità ha suscitato il discontento tra i produttori, che denunciano il silenzio di fronte a un problema che è già stato segnalato da tempo.

Le conseguenze di questa emergenza sanitaria si riflettono anche sull’occupazione, con molte famiglie che dipendono dall’attività zootecnica per il loro sostentamento. La richiesta di un approccio concertato e proattivo da parte delle autorità regionali è essenziale per affrontare questa crisi e limitare i danni per gli allevatori, i quali si trovano costretti a lottare contro una malattia le cui conseguenze sono già visibili e devastanti.

Le prossime mosse delle istituzioni regionali saranno fondamentali per stabilire un percorso di recupero e di prevenzione, unite a misure di supporto concrete per un settore che ha sempre rappresentato una parte vitale dell’economia sarda.

Change privacy settings
×