Emergenza lingua blu in Sardegna: oltre 8.500 ovini morti e 2.000 focolai attivi

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Emergenza lingua blu in Sardegna: oltre 8.500 ovini morti e 2.000 focolai attivi - Fonte: Ansa | Gaeta.it

La Sardegna sta affrontando un'emergenza sanitaria significativa, con quasi 2.000 focolai di lingua blu e oltre 8.500 ovini deceduti a causa dell'epidemia. Questi allarmanti dati, provenienti dall'Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna, pongono in evidenza una crisi che colpisce non solo la salute animale, ma anche l'economia del settore zootecnico. La mancanza di un vaccino autorizzato dal ministero della Salute per il sierotipo 3, il più prevalente in regione, ha contribuito alla rapida diffusione del virus.

Attuale diffusione del virus in Sardegna

Focolai e decessi negli ovini

La situazione è drammatica, con i focolai di lingua blu che continuano a proliferare su tutto il territorio sardo. Attualmente, il numero di focolai registrati ha superato la soglia dei 2.000, mentre il numero totale di ovini contagiati ha raggiunto quota 65.259. I decessi, che ammontano a poco più di 8.500, rappresentano un dato preoccupante, destando allarme tra gli agricoltori e le autorità sanitarie. L'Oristanese risulta essere il territorio più colpito, con 420 focolai, e un incremento del 115% nel numero di capi morti nello scorso mese, passando da 536 a 1.136.

Analisi regionale della situazione

Il fenomeno della lingua blu non si limita solo all'Oristanese; altre province sarde stanno vivendo un incremento dei casi. Nel Sassarese sono stati documentati 388 focolai, nel Nuorese 369, nel Cagliaritano 271 focolai, seguiti dal Sulcis con 170, Medio Campidano con 157, Gallura con 126 e Ogliastra con 78. Questi dati denotano una diffusione capillare del virus nel territorio, rendendo necessarie misure di contenimento e controllo più incisive.

Impatto economico e sanitari

Perdite significative per il settore agricolo

L'epidemia di lingua blu ha avuto ripercussioni devastanti sull'economia agricola sarda. Secondo Enrico Vacca, direttore del Servizio di Sanità Animale della Asl 5, l'indice di mortalità è cresciuto dallo 0,5% allo 0,7%, rimanendo comunque relativamente basso rispetto ad altri scenari critici. Tuttavia, le perdite economiche per gli allevatori di ovini sono considerevoli, con centinaia di aborti registrati e un impatto diretto sulla produzione di latte. Queste problematiche influenzano la sostenibilità economica degli allevamenti e la vita degli agricoltori.

Misure di contenimento e isolamento

In risposta a questa emergenza, il Servizio di Sanità Animale della Asl di Oristano ha dichiarato l'intera provincia come zona di circolazione del virus BTV3. Le misure includono il blocco della movimentazione degli animali a meno che non siano state effettuate specifiche procedure di trattamento e controlli veterinari. Queste restrizioni intendono limitare la propagazione del virus e garantire un controllo più rigoroso della situazione, ma possono comportare ulteriori difficoltà economiche per gli allevatori.

Sguardo al futuro e necessità di interventi concreti

Con l'epidemia di lingua blu in continua espansione, è fondamentale che venga implementato un intervento deciso sia a livello regionale che nazionale. La mancanza di un vaccino adeguato per il sierotipo 3 complica ulteriormente la lotta contro il virus. Le autorità sanitarie devono quindi considerare strategie di contenimento più efficaci e valutare la possibilità di sviluppare o autorizzare vaccini che possano fronteggiare questa emergenza animale. Senza misure efficaci, il rischio di aggravamento della situazione rimane elevato, con potenziali effetti devastanti sul settore zootecnico sardo e sull'economia locale.

Ultimo aggiornamento il 19 Settembre 2024 da Laura Rossi

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