Emergenza riscaldamento a Tufello: centinaia di famiglie in difficoltà senza riscaldamento

Nel quartiere Tufello di Roma, oltre 28 case popolari sono senza riscaldamento, costringendo le famiglie a vivere in condizioni precarie e sollevando preoccupazioni per la salute dei residenti.
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Emergenza riscaldamento a Tufello: centinaia di famiglie in difficoltà senza riscaldamento - Gaeta.it

Nel Municipio III di Roma, il quartiere Tufello sta vivendo un grave disagio a causa dell’assenza di riscaldamento in molte case popolari. Decine di abitazioni sono rimaste al freddo, costringendo le famiglie a trovare soluzioni improvvisate. Oltre al malcontento dei cittadini, le autorità municipali stanno cercando di comprendere le ragioni di questa mancanza e spingere per ottenere risposte rapide e risolutive.

La situazione a Tufello: famiglie al freddo

La testimonianza di Luciano, un residente del condominio ATER in via delle Isole Curzolane, è indicativa dello stato precario in cui si trovano molte famiglie nel quartiere. Luciano riferisce che, nonostante i riscaldamenti siano stati programmati per attivarsi, dal 20 novembre non sono entrati in funzione. Con una temperatura interna di soli 12 gradi e un livello di umidità eccessivo, Luciano e sua moglie Tina vivono in una situazione di disagio costante. “Andiamo a letto con il cappotto,” affermano, descrivendo le condizioni insostenibili.

A questo punto, risultano almeno 28 condomini senza riscaldamento, distribuiti in diverse aree del municipio, tra cui Tufello, Val Melaina e parte di Vigne Nuove. L’assessore Luca Blasi ha già sollecitato chiarimenti, ma finora non ha ricevuto alcuna risposta dalla gestione ATER, lasciando le famiglie in balia delle temperature rigide dell’inverno in arrivo.

Richiesta di intervento da parte delle autorità

L’assessore Blasi ha evidenziato l’importanza di affrontare con urgenza la questione, sottolineando il rischio rappresentato dalle condizioni di freddo estremo per le categorie più vulnerabili. Diversi residenti della zona, in particolar modo anziani e persone con disabilità, si trovano in una situazione particolarmente critica. La preoccupazione non è rivolta solo al comfort, ma anche alla salute degli inquilini, come dimostra la testimonianza di un’anziana che, affetta da problemi respiratori, si trova costretta a vivere in un ambiente gelido.

Un altro residente, Luciano, ha fatto sapere che i controlli effettuati il 19 e il 20 novembre dai tecnici non hanno dato esito positivo. “Il contacalorie del termosifone segna zero, significa che non viene fornita alcuna energia. Finora non si è visto alcun segnale di attività,” afferma con frustrazione. Questo rende evidente che la situazione si prolunga e non si vedono segnali di miglioramento.

Azioni in corso e reazioni dei cittadini

Romano, rappresentante del sindacato degli inquilini Asia Usb, è determinato a far valere i diritti degli abitanti. “Dobbiamo avanzare proposte e chiedere azioni concrete,” afferma, invitando le istituzioni a risolvere rapidamente il problema. In caso contrario, preannuncia proteste e mobilitazioni, anche davanti alla sede ATER, per ottenere risposte. L’aspettativa è quella di vedere risultati concreti e non solo promesse vuote.

In mezzo a questa difficile nebbia di incertezze, centinaia di famiglie continuano a vivere nell’angoscia e nell’attesa di un cambio di situazione. Le temperature scendono, e con esse aumentano le preoccupazioni per la salute e il benessere dei più fragili, ponendo in evidenza l’urgenza di una rapida risoluzione del problema del riscaldamento.

Ultimo aggiornamento il 26 Novembre 2024 da Elisabetta Cina

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