La situazione dei riscaldamenti in molte scuole romane ha scatenato un’ondata di proteste da parte dei genitori, costretti a gestire disagi non più tollerabili. Tra le lamentele, ci sono richieste di interventi immediati e chiarimenti dalle autorità competenti. Il caso del nido Maramao, chiuso due giorni per un guasto al riscaldamento, è solo uno degli episodi che stanno generando un clima di frustrazione nelle famiglie.
La rabbia crescente dei genitori
Il dibattito sulla manutenzione degli impianti di riscaldamento nelle scuole è stato acceso negli ultimi giorni. Diversi genitori hanno espresso il loro malcontento attraverso e-mail indirizzate all’assessora alla scuola, Cecilia Fannunza. Le segnalazioni hanno evidenziato una costante insoddisfazione, con affermazioni come: “In queste condizioni, mio figlio a scuola non ci andrà” e “Vogliamo sapere il motivo di questi disagi”. L’assessora ha riconosciuto il problema, sottolineando quanto sia importante per gli amministratori portare a termine la risoluzione dei guasti, dichiarando: “Stiamo facendo il possibile”. Tuttavia, le parole non sembrano bastare per calmare la rabbia dei genitori, che chiedono soluzioni concrete e tempestive.
Chiusura del nido Maramao: un episodio emblematico
Il nido Maramao, situato nel Municipio V di Roma, ha vissuto una situazione critica nei giorni 26 e 27 novembre, quando un guasto ai termosifoni ha costretto alla chiusura. I genitori hanno dovuto affrontare il dilemma della gestione dei propri figli, trovando soluzioni alternative per la loro custodia. Il problema era stato segnalato dall’inizio della stagione invernale, precisamente dal 15 novembre, data in cui le temperature sono scese e i riscaldamenti avrebbero dovuto essere attivi. Nonostante le ripetute richieste d’intervento, le condizioni della struttura non sono migliorate, e la chiusura è stata comunicata solo la sera precedente. I genitori hanno ricevuto un avviso dal coordinatore pedagogico, che spiegava l’impossibilità di riparare i termosifoni per un ritardo nella consegna dei pezzi di ricambio.
Problematica diffusa nelle scuole romane
La criticità del nido Maramao non è un caso isolato. Infatti, molti istituti scolastici nella Capitale hanno lamentato difficoltà analoghe, con impianti di riscaldamento guasti e bambini costretti a restare al freddo. A partire dal 15 novembre, si sono susseguiti i report di malfunzionamenti provenienti da diverse scuole, determinando malcontento tra le famiglie e gli insegnanti. Le autorità locali, rappresentate dall’assessora ai Lavori pubblici, Ornella Segnalini, hanno dichiarato che i problemi non risolti saranno segnalati all’ANAC e a Consip per incentivare un intervento più incisivo da parte delle ditte addette alla manutenzione.
Conseguenze per le famiglie e le prospettive future
La chiusura del nido ha avuto ripercussioni dirette su molte famiglie, in particolare quelle che non dispongono di alternative per la custodia dei figli durante l’orario lavorativo. Questo ha creato un clima di incertezza e disagio per i genitori costretti a trovare soluzioni in tempi rapidi. Una madre di un bambino del nido Maramao ha commentato: “È inaccettabile vedere i nostri figli a casa in pieno inverno per problemi che potevano essere risolti mesi fa”. Fortunatamente, i bambini sono potuti tornare al nido solo il 28 novembre, quando finalmente i termosifoni sono stati riattivati. L’amministrazione comunale, con l’avvicinarsi del freddo, deve ora fare i conti con una nuova ondata di richieste di garanzie sul funzionamento degli impianti di riscaldamento nelle scuole, evidenziando la necessità di interventi rapidi e risolutivi. La vicenda del nido Maramao rappresenta un esempio chiaro delle sfide che la manutenzione scolastica deve affrontare, con un percorso ancora lungo verso la normalità per le numerose famiglie romane.
Ultimo aggiornamento il 28 Novembre 2024 da Sara Gatti