La situazione nelle carceri della Sardegna si fa sempre più critica. Secondo quanto riportato dalla Garante regionale per le persone sottoposte a misure restrittive della libertà, Irene Testa, le condizioni all’interno delle strutture penitenziarie sono al limite del sopportabile, con temperature che sfiorano i 43 gradi e detenuti stipati in celle sovraffollate.
Condizioni disumane e sovraffollamento
I detenuti si trovano costretti a vivere in celle anguste, concepite per ospitare massimo due persone, ma che adesso accolgono fino a quattro individui. La carenza di personale e le condizioni igieniche precarie aggravano ulteriormente la situazione, facendo emergere problemi di gestione anche nei confronti di gruppi particolarmente vulnerabili, come malati psichiatrici, tossicodipendenti e disabili gravi.
Appelli alla responsabilità istituzionale
Irene Testa denuncia un vero e proprio collasso del sistema carcerario, ribadendo l’urgenza di intervenire per garantire il rispetto dei diritti umani fondamentali all’interno delle carceri sarde. L’appello si estende anche al Ministro della Giustizia, affinché possa prendere visione direttamente sul campo delle criticità che quotidianamente affliggono detenuti e operatori.
Situazione critica che richiede interventi immediati
La situazione nelle carceri della Sardegna rappresenta un’emergenza umanitaria che richiede interventi immediati e risoluzioni concrete. L’invito è quindi lanciato affinché si possa comprendere appieno la gravità della situazione e si possano adottare misure efficaci per garantire dignità e rispetto per tutte le persone coinvolte nel sistema carcerario regionale.
Ultimo aggiornamento il 17 Luglio 2024 da Elisabetta Cina