La violenza giovanile è un tema di crescente preoccupazione in Italia, come dimostrano gli ultimi drammatici eventi di cronaca. Tra femminicidi, abusi sessuali e bullismo, la situazione sta assumendo contorni inquietanti, che richiedono una riflessione approfondita e azioni concrete. Questo articolo esplora gli episodi recenti che hanno scosso il paese e i dati che descrivono un fenomeno in aumento tra i giovani.
I casi allarmanti di femminicidio e violenza sessuale
Recentemente, l’omicidio di Aurora Tila ha colpito l’opinione pubblica. La giovane di 13 anni è stata vittima del suo ex fidanzato, un ragazzo di quindici anni che l’ha scaraventata da un terrazzo il 25 ottobre. Questo tragico episodio è solo una delle tante notizie inquietanti che emergono. A metà novembre, due ragazzi, di 17 e 18 anni, sono stati accusati di violenza sessuale di gruppo su una ragazza di 16 anni a Rimini. Un altro caso egualmente preoccupante è avvenuto a Lecce, dove un 23enne risulta indagato per abusi nei confronti di una quattordicenne.
In aula, Filippo Turetta, reo confesso dell’omicidio di Giulia Cecchettin avvenuto l’11 novembre 2023, ha risposto alla domanda sul perché avesse commesso il femminicidio con una frase che ha suscitato clamore: “Perché non voleva tornare da me.” Questi episodi mettono in evidenza una tendenza drammatica: il ricorso alla violenza come reazione ai rifiuti e la mancanza di strumenti emotivi e relazionali appropriati tra i giovani.
Il contesto della violenza di genere tra le nuove generazioni
La questione della violenza tra i giovani è complessa e richiede un’attenzione costante, non solo in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, che si celebra il 25 novembre. Le politiche attuali non bastano; è fondamentale attuare iniziative indirizzate alle specifiche caratteristiche delle nuove generazioni, come la Generazione Z e la Generazione Alpha.
Un fattore chiave è rappresentato dall’influenza dei social media, dove la ricerca di visibilità e approvazione è spesso ossessiva. I recenti eventi post-pandemia hanno aumentato la fragilità tra i giovani, spingendo alcuni verso comportamenti autodistruttivi. Aggiungiamo a questo la facilità di accesso a contenuti pornografici, spesso violenti, e a messaggi sessisti provenienti dalla musica popolare, come la trap, ascoltata da un pubblico giovanissimo privo di un filtro educativo.
La realtà dei dati di violenza tra i giovani
I dati disponibili sulla violenza di genere, e in particolare su fenomeni come gli abusi sessuali, mostrano una situazione allarmante. Secondo le statistiche della Direzione Centrale della Polizia Criminale, tra il 2020 e il 2023, vi è stata un’incidenza del 35% in più delle aggressioni e delle violenze di genere. È significativo notare che il 76% delle donne vittime di violenza sessuale e il 73% delle vittime di stupro di gruppo hanno meno di 34 anni.
Particolare attenzione va posta all’aumento delle violenze sessuali tra le giovani, fascia d’età tra i 14 e i 17 anni, dove l’incidenza è passata dal 24% al 27% dal 2020 ad oggi. Contemporaneamente, i dati sui reati commessi da minorenni mostrano un calo complessivo, ma emergono statistiche preoccupanti riguardo le segnalazioni e gli arresti di ragazzi tra i 14 e i 17 anni per violenza sessuale, un segnale inquietante che evidenzia un bisogno urgente di intervento.
Ultimo aggiornamento il 25 Novembre 2024 da Sofia Greco