Emilia-Romagna e Marche: un motore vitale per l’export italiano nel 2023

Nel 2023, Emilia-Romagna e Marche hanno contribuito con 105 miliardi di euro, pari al 17% delle esportazioni italiane. L’Emilia-Romagna ha superato gli 85 miliardi grazie a settori come meccanica e agroalimentare, mentre le Marche hanno superato i 20 miliardi con farmaceutico e cantieristica. Investimenti in innovazione e formazione sono cruciali per affrontare le sfide future.
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Emilia-Romagna e Marche: un motore vitale per l'export italiano nel 2023 - Gaeta.it

Le regioni Emilia-Romagna e Marche giocano un ruolo cruciale nell’economia italiana, contribuendo in modo significativo alle esportazioni nazionali. Secondo un’analisi del Research Department di Intesa Sanpaolo, nel 2023, il valore delle esportazioni di queste due regioni ha raggiunto i 105 miliardi di euro, corrispondente al 17% del totale delle esportazioni italiane. Questo dato sottolinea la forza e la capacità competitiva delle due aree nel panorama economico nazionale.

Le performance dell’emilia-romagna

L’Emilia-Romagna si distingue per il suo robusto contributo all’export, superando gli 85 miliardi di euro. Alcuni dei settori più significativi comprendono meccanica, automotive, agroalimentare e sistema moda. Queste aree hanno registrato una crescita costante, supportata da investimenti e innovazioni nel campo della tecnologia. Anche i prodotti e materiali da costruzione, la chimica e l’elettrotecnica hanno mostrato una performance positiva, contribuendo a rafforzare la posizione dell’Emilia-Romagna nel mercato internazionale.

Questa regione si colloca così tra le prime in Italia, grazie anche a una serie di politiche che hanno sostenuto le PMI locali nel miglioramento delle loro capacità produttive e competitive. L’evento di premiazione delle 10 Imprese Vincenti a Bologna ha messo in luce le aziende che si sono distinte nel presentare il meglio del Made in Italy, secondo le parole di Alessandra Florio di Intesa Sanpaolo. Queste imprese sono esempi virtuosi di come l’economia locale possa contribuire in modo significativo a un tessuto economico e sociale forte.

Il contributo delle marche all’export

Le Marche, sebbene più piccole rispetto all’Emilia-Romagna, non sono da meno nel panorama delle esportazioni, superando i 20 miliardi di euro nel 2023. Settori come quello farmaceutico, la cantieristica navale e la meccanica hanno dato un apporto sostanziale, evidenziando la diversificazione economica della regione. La sinergia tra tradizione e innovazione ha permesso alla regione di posizionarsi strategicamente nel mercato globale.

Le aziende marchigiane sono oggi attrezzate per affrontare le sfide moderne, grazie a investimenti mirati in ricerca e sviluppo e a una storica vocazione per la qualità dei prodotti. Questo ha consentito loro di mantenere una competitività elevata anche in un contesto di mercato in continua evoluzione.

L’impatto degli investimenti e delle politiche di sostegno

Uno degli aspetti cruciali per la crescita economica delle due regioni è rappresentato dalla ripresa degli investimenti. Misure come “Industria 4.0” e il Superbonus hanno avuto un impatto significativo sulla capacità di investimento delle aziende, facilitando l’accesso a nuove tecnologie e pratiche sostenibili. Secondo le previsioni di Intesa Sanpaolo, il 2024 potrebbe vedere segnali di rinascita economica, con l’80% degli investimenti Pnrr che saranno realizzati nel triennio successivo.

Questa tendenza non solo offre opportunità immediate, ma contribuisce anche a un futuro economico più resiliente. Le PMI, nel corso degli ultimi anni, hanno potuto contare su una struttura patrimoniale in miglioramento, con un rapporto tra patrimonio netto e totale passivo del 33% in Emilia-Romagna e del 28% nelle Marche.

Sfide e opportunità per le imprese

Nonostante le prospettive positive, le imprese delle due regioni devono affrontare varie sfide, tra cui la necessità crescente di personale qualificato. Dati recenti indicano che in Emilia-Romagna quasi il 49% delle posizioni lavorative risulta difficile da reperire, mentre nelle Marche questa percentuale è superiore al 46%. Questo scenario pone interrogativi sulla formazione e sull’istruzione della forza lavoro, rendendo essenziale un impegno collettivo tra istituzioni e aziende per colmare queste lacune.

Per rispondere a queste sfide, Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione ingenti risorse finanziarie. Nel 2023, sono stati erogati 3 miliardi di euro alle imprese locali, con più di 1,6 miliardi già allocati nella prima metà dell’anno. Attraverso iniziative dedicate all’economia sostenibile e circolare, la banca ha dimostrato un forte impegno nel supportare le aziende nel cogliere le opportunità di crescita, contribuendo così a un progresso economico stabile e inclusivo.

Ultimo aggiornamento il 24 Settembre 2024 da Laura Rossi

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