Il 27 gennaio è un giorno di memoria profonda e significativa per l’Emilia-Romagna, che si prepara a commemorare le vittime della Shoah e delle persecuzioni razziali attraverso una serie di eventi in diverse città, da Rimini a Piacenza. A ottant’anni dall’apertura dei cancelli di Auschwitz, la regione si mobilita per mantenere vivo il ricordo di questi tragici eventi storici. Il presidente della Regione, Michele de Pascale, sarà presente alla Sinagoga di Bologna, dove deporrà una corona in onore dei deportati ebrei, sottolineando l’importanza della memoria collettiva.
Le iniziative in programma in Emilia-Romagna
Il Giorno della Memoria vedrà una serie di iniziative in tutta l’Emilia-Romagna. Da conferenze a mostre, ogni città avrà il suo modo di ricordare le atrocità della Shoah e onorare le vittime. Le scuole saranno particolarmente attive, organizzando incontri, proiezioni di film e momenti di riflessione con studenti e docenti, per sensibilizzare le nuove generazioni sul tema delle persecuzioni e sul valore della diversità. A Bologna, l’evento principale si svolgerà presso la Sinagoga, dove l’intervento del presidente de Pascale si inserisce nel contesto più ampio di un racconto di sofferenza e resistenza.
È fondamentale, come accennato dal presidente, non dimenticare quanto accaduto nel nostro passato per evitare che simili atrocità possano ripetersi. Attività di questo tipo non solo fungono da celebrazione della memoria, ma servono anche a creare spazi di dialogo e riflessione sulle questioni legate all’intolleranza e ai diritti umani. Attraverso il ricordo si gettano le basi per un futuro più pacifico e inclusivo.
L’importanza del ricordo secondo Michele de Pascale
Michele de Pascale, presidente della Regione, ha espresso in diverse occasioni il valore della memoria, affermando che è vitale vigilare affinché il ricordo delle atrocità commesse durante la Shoah rimanga vivo. La sua visita alla Sinagoga di Bologna non è solo un atto simbolico, ma un impegno a coltivare una coscienza collettiva che rifiuti le divisioni e l’intolleranza. Il campo di concentramento di Fossoli, vicino a Carpi, rappresenta un prezioso ed ineludibile monumento alla memoria, una testimonianza storica di quel periodo buio.
Le sue parole risuonano con forza anche nei giorni attuali, caratterizzati da rinnovate tensioni e conflitti, come quello in Medio Oriente. La memoria delle perplessità etniche, politiche e di genere è un ammonimento crescente per tutti noi, richiamandoci a non perdere mai di vista l’umanità che ci unisce. È cruciale passare questi valori alle giovani generazioni, assicurando che non dimentichino le lezioni del passato.
Eventi futuri e presentazioni di libri
Oltre alla celebrazione del Giorno della Memoria, il presidente de Pascale parteciperà anche a un incontro il 4 febbraio presso la Biblioteca Salaborsa di Bologna. In occasione della presentazione del libro “La nuova guerra contro le democrazie” di Maurizio Molinari, si aprirà un dibattito su temi attuali legati alla democrazia e alle sfide che essa affronta nel contesto contemporaneo, moderato da esperti del settore.
La partecipazione di figure significative, come Daniele De Paz, presidente della Comunità ebraica di Bologna, sarà un ulteriore momento per instaurare un dialogo costruttivo su questioni di grande attualità, dalle persecuzioni storiche alle tensioni socio-politiche contemporanee. Queste iniziative non solo rafforzano il legame con la memoria storica, ma sono essenziali per promuovere consapevolezza e comprensione fra le diverse comunità del nostro tempo.
Il ricordo delle vittime della Shoah deve continuare a guidarci nel costruire una società più giusta e rispettosa del diritto di ciascuno di esistere. La memoria diventa così un potente alleato nella lotta contro l’intolleranza e la discriminazione che ancora affliggono le nostre società moderne.
Ultimo aggiornamento il 25 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano