L’arrivo nelle sale italiane del film Emilio Lussu, il processo segna non solo l’esordio alla regia di Gianluca Medas, ma anche l’opportunità di riflettere su un capitolo significativo della storia del nostro paese. La pellicola avrà il suo battesimo il 5 marzo al Cinema Odissea di Cagliari, per poi toccare direttamente Sassari e Nuoro nei giorni successivi. La presenza del regista e del cast arricchirà l’evento di proiezione, permettendo un confronto diretto con il pubblico.
Un’eroica ricostruzione storica
Il film, prodotto da Zena e Nical film e distribuito da MyCulture, narra le vicende giuridiche che coinvolgono Emilio Lussu, un noto politico antifascista originario di Armungia. La trama si sviluppa attorno agli eventi del 1926, quando squadristi hanno attaccato la sua abitazione a Cagliari, un fatto che ha scosso profondamente l’opinione pubblica e messo a dura prova l’integrità della magistratura locale. Nonostante le forti pressioni esercitate dal regime fascista, la magistratura di Cagliari si distinse per il coraggio, portando all’assoluzione di Lussu.
La figura di Lussu è interpretata da Enrico Lo Verso, il quale riesce a restituire l’intensità del personaggio. Il film non solo si presenta come una biografia, ma si pone come una richiesta di giustizia nei confronti di un uomo che ha pagato un alto prezzo per le sue convinzioni politiche. Il regista Medas sottolinea l’importanza di rappresentare il tormento di coloro che devono fare scelte difficili, senza mai abbandonare la neutralità , un concetto chiave in un periodo storico così complesso.
Un’opportunità per la memoria e la resistenza
Emilio Lussu, il processo non è solo una pellicola, è anche un atto di memoria e resistenza, come afferma lo stesso regista. Medas considera fondamentale presentare al pubblico un momento storico che ha influenzato la cultura e la politica italiana. La rappresentazione di questa storia offre una finestra su come le decisioni giuridiche possano alterare il corso del diritto, rendendo evidente il valore dell’integrità dei singoli in contesti avversi.
In questo contesto, il produttore Massimo Casula evidenzia l’importanza di avere un cast che riesca a esprimere con precisione le sfide di quel periodo. La ricostruzione storica è concepita con grande attenzione, per garantire che il racconto sia fedele ai fatti. La pellicola diventa così un veicolo di educazione civica, incoraggiando riflessioni sui diritti civili e sui sacrifici necessari per conquistarli.
Un nuovo approccio alla distribuzione cinematografica indipendente
L’uscita del film rappresenta il primo passo di MyCulture in un percorso di distribuzione indipendente di opere di valore storico e culturale. Il distribution manager Alessandro Pisu spiega che il film porta con sé una nuova visione della distribuzione cinematografica, mirata a valorizzare storie significative della nostra storia. Con Emilio Lussu, il processo, si apre una strada ancora poco battuta, che intende rispettare le vere radici e raccontare con onestà i momenti salienti della storia.
Il modello di distribuzione scelto da MyCulture punterà a proporre anche in futuro opere che stimolino il dibattito e la riflessione tra gli spettatori, posizionandosi come un punto di riferimento per il cinema d’autore in Italia. Con l’intento di arricchire il panorama culturale, la distribuzione di questo film segna un’edizione che non si dimentica facilmente, portando nei cinema un racconto importante di resistenza e giustizia.
Il film Emilio Lussu, il processo è quindi più di un’opera cinematografica, è un richiamo alla memoria storica e un invito a non dimenticare le lezioni del passato.