La situazione economica tra Canada e Stati Uniti sta prendendo una piega inaspettata, con il gigante della grande distribuzione canadese, Empire, che riferisce di un crescente declino nelle vendite di prodotti made in USA. La notizia arriva dopo una serie di avvertimenti da parte dell’ex presidente Donald Trump e l’introduzione di dazi sui beni statunitensi. L’andamento attuale delle vendite ha spinto Empire a riorganizzare le proprie forniture, mostrando la volontà dei consumatori canadesi di preferire prodotti nazionali.
Vendite in calo e cambiamenti nelle forniture
Michael Medline, amministratore delegato di Empire, ha condiviso in un’intervista con Bloomberg che le vendite dei prodotti americani stanno crollando a causa della crescente domanda di articoli canadesi da parte dei clienti. I dati indicano che i prodotti provenienti dagli Stati Uniti rappresentavano circa il 12% delle vendite totali, ma questa percentuale sembra stia diminuendo drasticamente. Medline ha sottolineato che i clienti comunicano chiaramente la loro preferenza per prodotti locali, spingendo l’azienda a rivedere le proprie linee di approvvigionamento.
Il cambio di rotta è significativo, considerando la grande diabilità di Empire, che controlla catene come Sobeys e Safeway, con ricavi annuali che si attestano sui 31 miliardi di dollari canadesi. La decisione di favorire le forniture locali non è soltanto una risposta alla domanda dei consumatori, ma anche un modo per attutire l’impatto dei costi derivanti dalle tariffe imposte dal governo canadese sui beni importati dagli Stati Uniti.
Impatti sui fornitori e il mercato
La reazione del mercato non si fa attendere. I fornitori stanno modificando le loro catene di distribuzione per seguire questa nuova tendenza. Ad esempio, i noti produttori di cioccolato come Chocoladefabriken e Lindt & Sprüngli hanno annunciato che il mercato canadese sarà rifornito esclusivamente dall’Europa, abbandonando la precedente strategia che prevedeva una fornitura parziale dagli Stati Uniti. Questo cambiamento segna un significativo spostamento nelle dinamiche di approvvigionamento e offerta sul mercato canadese.
La risposta dei fornitori riflette anche un maggiore sforzo per mantenere la competitività , considerando le ritorsioni legate ai dazi imposti dalle autorità canadesi. La comunità imprenditoriale locale è sempre più motivata a rispondere a questa nuova era commerciale, che potrebbe trasformare il panorama del consumo e delle offerte sul mercato.
Iniziative governative e cambiamento del comportamento dei consumatori
Inoltre, non è solo il settore privato a reagire. Figure politiche di alto profilo, tra cui l’ex primo ministro Justin Trudeau, hanno incoraggiato pubblicamente l’acquisto di prodotti canadesi per sostenere l’economia locale. Questo messaggio si riflette in programmi progettati per educare i cittadini sulle scelte di consumo e promuovere la preferenza verso il “made in Canada“. Le autorità canadesi hanno implementato campagne informative per supportare questa transizione verso prodotti domestici.
Questi sforzi sembrano aver avuto un impatto tangibile. Con il crescente sostegno pubblico all’industria canadese, i consumatori stanno ristrutturando il loro comportamento d’acquisto, favorendo merce che rispecchi non solo le loro esigenze commerciali ma anche un senso di identità nazionale. La situazione offre uno spaccato della complessità delle relazioni commerciali tra Canada e Stati Uniti e del modo in cui eventi geopolitici possono influenzare direttamente l’economia quotidiana di un paese.