Eni Rewind trova soluzioni all'estero per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi di Crotone

Eni Rewind trova soluzioni all’estero per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi di Crotone

Eni Rewind ha identificato quattro discariche all’estero per smaltire rifiuti pericolosi da Crotone, affrontando sfide legali e normative mentre cerca soluzioni sostenibili per la gestione dei rifiuti in Calabria.
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Eni Rewind trova soluzioni all'estero per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi di Crotone - Gaeta.it

L’azienda Eni Rewind ha recentemente annunciato di aver individuato quattro discariche all’estero per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi derivanti dalla bonifica dell’area industriale di Crotone. Questa comunicazione è stata divulgata tramite una nota congiunta del sindaco Vincenzo Voce e del presidente della Provincia di Crotone, Sergio Ferrari. La questione dei rifiuti è diventata una problematica centrale tra Eni Rewind e le autorità locali, suscitando preoccupazioni e dibattiti in tutta la Calabria.

La problematica dei rifiuti pericolosi

La questione dei rifiuti pericolosi all’interno del processo di bonifica è emersa in maniera crescente negli ultimi anni. La presenza di materiali pericolosi come amianto e Tenorm ha spinto le autorità ad adottare misure rigorose per garantirne la gestione e lo smaltimento. Nel 2021, un vincolo regionale impose il trasferimento di questi rifiuti al di fuori della Calabria. Tuttavia, Eni Rewind ha faticato a trovare discariche adeguate, risultando impossibilitata a operare con tempi certi.

Ad agosto 2023, il Ministero dell’Ambiente ha accolto una richiesta da parte di Eni Rewind, permettendo l’eliminazione del vincolo regionale, ma ha anche imposto la ricerca di discariche all’estero. Questa direttiva ha portato a una crescente pressione per risolvere la questione, che si è prolungata per diversi anni e ha alimentato discussioni su sicurezza e responsabilità ambientale.

Attività di scouting e riscontri nelle discariche europee

Eni Rewind ha iniziato un’attività di scouting in Europa, come previsto dai decreti del Ministero. Dopo un’attenta selezione, l’azienda ha inviato un elenco di società gestori di discariche a cui è possibile smaltire i rifiuti. Entro il 30 settembre, sono arrivati ventuno riscontri formali da queste società, con particolare attenzione a discariche nei paesi nordici e centro-europei.

L’analisi delle discariche ha mostrato dieci siti potenzialmente compatibili con le esigenze del progetto di bonifica, distribuiti in Svezia, Germania, Austria e Finlandia. Due di queste società hanno manifestato disponibilità ad accogliere i rifiuti, facendo leva su dati forniti da Eni Rewind riguardanti la potenzialità e la capacità di ricezione. La società sembra aver trovato combinazioni valide per avviare un processo di smaltimento efficace.

Prossimi passi e sviluppi legali

Eni Rewind si prepara ora a intraprendere i passi necessari per formalizzare gli accordi e avviare le procedure legate alla notifica transfrontaliera, richieste dal nuovo regolamento europeo. Si stima che questo processo potrebbe richiedere diversi mesi prima che i conferimenti possano realmente prendere il via. Il dialogo e la contrattualizzazione dovranno affrontare varie complessità normative e burocratiche che caratterizzano la gestione dei rifiuti pericolosi.

Una parte del dibattito è anche legata ai ricorsi presentati da Regione, Provincia e Comune al Tar della Calabria, finalizzati all’annullamento del decreto ministeriale che ha eliminato il vincolo sullo smaltimento. Gli amministratori locali si stanno preparando ad analizzare le implicazioni della recente comunicazione ricevuta da Eni Rewind, sperando che possa influenzare l’andamento del contenzioso, contribuendo a una risoluzione favorevole non solo per l’azienda, ma anche per l’intera comunità calabrese, in attesa di un approccio più sostenibile e responsabile nella gestione dei rifiuti.

Ultimo aggiornamento il 29 Novembre 2024 da Armando Proietti

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