La bioraffineria di Gela, in Sicilia, entra nel panorama europeo con la sua nuova produzione di SAF , carburante sostenibile per l’aviazione. Enilive ha ufficializzato l’inizio della produzione, con un impianto capace di generare 400mila tonnellate di carburante all’anno. Questo volume rappresenta circa un terzo dell’intero fabbisogno di SAF previsto per il 2025 in Europa, dato che il continente si prepara a rispettare nuove normative sul carburante per aeromobili.
La nuova normativa europea sul carburante per aviazione
Nel 2025 diventerà operativa la normativa ReFuelEU Aviation, che impone ai fornitori di carburante di garantire che una percentuale del fuel messo a disposizione contenga ingredienti sostenibili. Questa legge è stata ideata per ridurre l’impatto ambientale del settore aereo, che è uno dei maggiori emettitori di CO2. Secondo i termini del regolamento, la quantità minima di SAF da includere nel jet fuel sarà del 2% dal 1 gennaio 2025, con aumenti programmati nello specifico nel 2030 , 2035 , 2040 e 2045 . Infine, da raggiungere c’è l’obiettivo del 70% entro il 2050.
Questa iniziativa segna un passo fondamentale verso la sostenibilità nel trasporto aereo, spingendo le compagnie aeree e i fornitori a investire in tecnologie e soluzioni più ecologiche. I contratti di fornitura di SAF già stipulati da Enilive con varie compagnie aeree dal settembre 2022 testimoniano un impegno concreto verso la sostenibilità nel settore.
Innovazione e capacità di produzione
La bioraffineria di Gela è stata progettata per trattare ben 736mila tonnellate di biomasse all’anno, utilizzando prevalentemente materiali di scarto come oli alimentari esausti e sottoprodotti della trasformazione di oli vegetali. I recenti adeguamenti agli impianti, condotti per implementare la produzione di SAF, hanno richiesto l’installazione di un reattore e di un’unità di separazione dei prodotti, oltre a un potenziamento delle strutture logistiche.
In vista dell’aumento della produzione di SAF, gli investimenti continuano, e si prevede l’implementazione di una terza linea di degumming. Questa modifica renderà possibile una diversificazione maggiore delle materie prime utilizzabili, trasformando una gamma di rifiuti in biocarburanti come l’HVO , aumentando così l’efficienza della bioraffineria.
La strategia di espansione di Enilive
Enilive ha tracciato chiari obiettivi per il futuro, prevedendo di aumentare la propria capacità di bioraffinazione a oltre 5 milioni di tonnellate l’anno entro il 2030. Questo include una forza produttiva di 1 milione di tonnellate di SAF entro il 2026. Grazie a nuovi progetti in corso, tra cui la bioraffineria di Venezia e altre strutture pianificate in Malesia e Corea del Sud, l’azienda si propone di diventare un leader nel settore dei biocarburanti.
Stefano Ballista, amministratore delegato di Enilive, ha sottolineato che i progressi tecnologici e gli investimenti del gruppo dimostrano l’impegno per una crescita sostenibile nell’ambito dei biocarburanti. Enilive, con la sua vasta esperienza nella produzione di HVO, si prepara a occupare una posizione di rilievo anche nella produzione di SAF, contribuendo significativamente alla transizione ecologica del settore aereo a livello globale.
Ultimo aggiornamento il 22 Gennaio 2025 da Armando Proietti