Enrico Ruggeri parla di Sanremo 2025, della musica contemporanea e del suo nuovo album

Enrico Ruggeri parla di Sanremo 2025, della musica contemporanea e del suo nuovo album

Enrico Ruggeri, icona della musica italiana, riflette su Sanremo 2025, il fenomeno del dissing e il suo nuovo album “La Caverna di Platone”, proponendo una visione critica sulla musica contemporanea.
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Enrico Ruggeri parla di Sanremo 2025, della musica contemporanea e del suo nuovo album - Gaeta.it

Svelare i retroscena di Sanremo 2025 e riflessioni sulla musica moderna: Enrico Ruggeri, icona della canzone italiana, si apre in una recente intervista con Adnkronos. In questo dialogo, il cantautore esamina i cambiamenti del festival, il fenomeno del dissing tra artisti e la sua volontà di tornare nella kermesse non come concorrente, ma in una veste diversa. Con il suo nuovo album, “La Caverna di Platone“, Ruggeri offre spunti di riflessione sia sulla musica che sulla realtà dei nostri giorni.

Sanremo 2025 e l’eterogeneità dei concorrenti

Enrico Ruggeri analizza con attenzione l’imminente edizione del festival della canzone italiana, notando un cambio di percorso rispetto agli anni passati. “Quest’anno ho cercato meno informazioni sui partecipanti”, confessa, segnalando un rinnovato interesse nei confronti di cantautori come Brunori SAS, Lucio Corsi e Simone Cristicchi. L’artista sottolinea che Sanremo è da sempre legato agli ascolti: “Chi organizza è obbligato a puntare su uno spettacolo variegato per attrarre un numero sempre maggiore di spettatori”. Con questo intento, sembra che l’aspetto qualitativo della musica stia riprendendo il sopravvento.

Ma Ruggeri non si limita a menzionare solo il presente: la sua riflessione si estende al futuro. “Dobbiamo chiederci quali canzoni ricorderemo tra quarant’anni”, dice, suggerendo che il valore di un festival dovrebbe essere misurato anche in base all’impatto culturale delle canzoni proposte. È un invito a considerare non soltanto la fama immediata, ma anche la rilevanza a lungo termine delle opere musicali.

Dissing e marketing: una realtà controversa

Tra le questioni più discusse della scena musicale attuale c’è il dissing tra Fedez e Tony Effe. Ruggeri non si mostra particolarmente colpito da queste controversie, definendole “astutissime strategie di marketing”. Con un album recente nelle mani, “La Caverna di Platone“, il cantautore continua a fornire spunti sul panorama musicale contemporaneo, tra cui la trap, che ascolta anche suo figlio. “Se Bello Figo non fosse mai esistito, io comunque non avrei guadagnato seguaci”, chiarisce.

Allo stesso tempo, Ruggeri sembra riflettere sulla qualità dei testi della musica trap. “I testi nei brani possono essere ruvidi, ma chi scrive deve portare un certo livello di piuttosto di vuoto”, afferma, richiamando l’attenzione sul bisogno di contenuto e arte. Usando riferimenti letterari come “Oliver Twist” e l’opera di Dostoevskij, mette in luce quanto l’arte debba spingersi in profondità per affrontare i temi complessi della società contemporanea.

Un possibile ritorno a Sanremo come direttore artistico

Ruggeri manifesta l’intenzione di partecipare nuovamente a Sanremo, ma in una veste distintiva. “Tornare come direttore artistico mi interesserebbe molto di più rispetto a partecipare come artista”, spiega. Nel menzionare il suo approccio, la principale preoccupazione sarebbe quella di verificare se le canzoni hanno una possibilità di rimanere nel cuore della gente anche a distanza di anni.

Essere direttore artistico significa anche una responsabilità maggiore nella selezione dei brani. Ruggeri esprime una certa frustrazione rispetto ad artisti e canzoni che ottengono visibilità in festival come Sanremo. La sua filosofia punta alla valorizzazione della musica e dei testi, separandosi dalla mera esposizione mediatica. Insomma, tornerà sul palco dell’Ariston, ma solo se avrà un ruolo che possa influenzare positivamente il panorama musicale.

La caverna di Platone: un album ricco di significato

Il nuovo album di Ruggeri, “La Caverna di Platone“, pubblicato il 17 gennaio, è frutto di tre anni di duro lavoro. Il titolo nasce dall’allegoria di Platone, che racconta di prigionieri in una caverna che vedono solo ombre della realtà. Questo concetto viene ricollegato alla società odierna, dove Ruggeri vede molte analogie: “Il mondo è pieno di false percezioni e la libertà spaventa le persone”.

All’interno dell’album, uno dei brani di spicco è “Il Poeta“, che affronta il tema dell’essere divisivi in una società che tende a omologare i pensieri. “Essere divisivi non è un male in un mondo civile, ma è un modo per portare novità”, promette Ruggeri, collegando il tutto al valore del dibattito culturale e della differenza di opinioni. Il suo obiettivo è stimolare una riflessione su quanto possa essere importante mantenere una diversità di pensiero, fondamentale per una società sana.

Commenti sulla sicurezza a Milano

Infine, Ruggeri esprime le sue osservazioni sulla situazione di sicurezza nella sua città, Milano. Sebbene riconosca che il clima di paura esista, ammette di non esserne direttamente colpito nel suo quotidiano. “Mio figlio racconta di violenze, ma io vivo una realtà tranquilla”, sottolinea. Spiega che il dibattito sulla sicurezza è diventato ideologico, riflettendo le tensioni razziali e socio-economiche.

Attraverso la sua interpretazione artistica e musicale, Ruggeri cerca di fare luce sulla realtà, ponendo l’accento sulle esperienze e le sfide degli stranieri onesti a Milano, segnalando come spesso siano penalizzati da un sistema che tende a focalizzarsi sulle eccezioni. L’artista si fa portavoce di una generazione artistica che desidera essere ascoltata e rispettata, allontanando l’etichetta di “televisione” che spesso viene affibbiata al suo lavoro.

Ruggeri si propone come custode della cultura musicale e un osservatore critico di ciò che accade attorno a lui, pronto ad affrontare con determinazione le sfide sia artistiche che sociali.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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