Una mostra dedicata alla ricchezza della vita e dell’opera di Enzo Avitabile, uno dei più emblematici musicisti napoletani, si tiene nella Chiesa di San Severo al Pendino. Fino al 12 maggio, la mostra “Enzo70” celebra i suoi 70 anni e i suoi cinquant’anni di carriera, attraverso un’esposizione che racconta un percorso musicale ricco di incontri e contaminazioni, senza enfasi su memorabilia personali, ma focalizzandosi sull’importanza della parola e del suono.
Un viaggio nella musica di Enzo Avitabile
Enzo Avitabile descrive “Enzo70” come un’esperienza che va oltre la celebrazione. La mostra rappresenta una tappa significativa del suo cammino artistico, dove la musica diventa un linguaggio universale che supera confini e barriere. Avitabile ha spiegato che il suo lavoro è improntato sulla “disamericanizzazione del linguaggio”, cercando di esprimere una verità più autentica e personale attraverso la sua musica. La scelta della location, storica e significativa, contribuisce a rafforzare il legame con le radici culturali di Napoli, la sua città natale che per lui rappresenta un habitat vitale.
Nella mostra, opere realizzate da artisti contemporanei abbelliscono le copertine degli album di Avitabile, creando così un dialogo visivo che accompagna i visitatori in un percorso attraverso i suoni e le emozioni della sua discografia. L’esposizione include anche voci di personaggi del mondo della cultura, del cinema e del teatro, che leggono i testi delle sue canzoni, dando vita a un’esperienza multisensoriale.
Il dialogo con la città di Napoli
Per Avitabile, Napoli è un elemento cardine della sua esistenza e della sua musica. “La vivo ogni giorno”, afferma, sottolineando il forte legame esistente tra le sue esperienze personali e il contesto urbano che lo circonda. Durante la mostra, il musicista non si limita a esporre la sua arte ma apre un dialogo con i visitatori, parlando della sua visione della musica e del suo ruolo nell’affrontare temi complessi e profondi, come le sofferenze dei popoli e le disuguaglianze sociali.
Avitabile ha annunciato inoltre un concerto previsto per il 29 giugno in Piazza del Gesù, dove festeggerà la musica e la cultura partenopea insieme ad altri artisti. Questo evento non è solo un concerto, ma un momento di celebrazione collettiva che cerca di rispecchiare l’essenza di una comunità viva e vibrante. Riconoscendo le proprie radici, Avitabile prosegue sulla strada dell’originalità , utilizzando un dialetto che risuona con autenticità e contemporaneità .
La mostra e l’installazione sonora
Curata da Andrea Aragosa e prodotta da Black Tarantella e Black Art, “Enzo70” si distingue anche per una installazione sonora innovativa. Questa componente esperienziale include i testi delle canzoni di Avitabile, interpretati dalle voci di artisti e personalità napoletane, trasformando l’esperienza visiva in una celebrazione uditiva. Un ulteriore elemento dell’installazione è il vinile “Poesis”, un’opera poetica e musicale che rappresenta il ventesimo lavoro dell’artista, arricchita da un formato che invita a un ascolto più intimo.
Oltre alle copertine dei dischi, sono esposti anche materiali rari come partiture inedite e vinili originali, rendendo questa mostra un’occasione imperdibile per gli appassionati di musica. La scelta di includere opere visive di artisti contemporanei serve a sottolineare la contaminazione di stili e generi, che ha sempre caratterizzato il lavoro di Avitabile.
Un’eredità culturale da celebrare
Il legame di Enzo Avitabile con la sua città è stato evidenziato anche dai rappresentanti delle istituzioni locali presenti all’inaugurazione della mostra. Il sindaco Gaetano Manfredi, il prefetto Michele Di Bari e il rettore dell’Università L’Orientale, Roberto Tottoli, hanno sottolineato l’importanza dell’artista come simbolo di una Napoli che abbraccia culture diverse e che si esprime attraverso una musica ricca di significato.
Questa vetrina del talento di Avitabile non è solamente una celebrazione della sua musica, ma un omaggio a una lunga tradizione culturale che continua a evolversi. La mostra “Enzo70” si erge così come un punto di riferimento per la cultura napoletana, incoraggiando il pubblico a riflettere sui temi universali trattati nella musica e nell’arte, portando avanti un messaggio di apertura e scambio culturale che rappresenta perfettamente lo spirito di Napoli.