L’Equiraduno del Giubileo si presenta come un evento unico e coinvolgente, unendo tradizione e sostenibilità. Organizzato da Final Furlong in sinergia con il Consorzio Cavalli Varese, questo raduno equestre si snoda attraverso percorsi storici e sentieri incantevoli, culminando in piazza San Pietro. Questa iniziativa è frutto della collaborazione con diversi partner, tra cui Omnia Vatican Rome, l’Università degli Studi di Firenze – Dagri, Simtur e Natura a Cavallo, con il patrocinio del Dicastero per l’Evangelizzazione, all’interno del programma ‘Horse Green Experience‘.
La presentazione dell’Equiraduno
Il lancio dell’Equiraduno ha avuto luogo durante la Borsa Internazionale del Turismo di Milano e successivamente è stato discussa al Senato. Questo evento si propone di promuovere un turismo sostenibile, valorizzando il patrimonio culturale e naturale dei territori attraversati e dei borghi, incluse le aree rurali e montane. L’iniziativa enfatizza anche l’importanza della tutela dell’ambiente e della biodiversità, in un contesto di incontro e scambio tra appassionati di equitazione e amanti della natura.
Un percorso di speranza e pace
Don Massimo Pavanello, referente dell’Arcidiocesi di Milano e delegato del Giubileo per la Lombardia, ha descritto i partecipanti come “pellegrini di speranza e di pace“. Sottolineando il legame profondo tra il cavallo e la natura, così come tra la natura e Dio, Pavanello ha fornito una lettura spirituale dell’Equiraduno. Il percorso si articola lungo tre direttrici storiche: la Romea Germanica, la Romea Strata e la Via Francigena. Questi cammini, utilizzati da secoli dai pellegrini per raggiungere Roma, guideranno i partecipanti verso la capitale, con partenze programmate da diverse località italiane ed europee tra la fine di marzo e l’inizio di aprile, e un arrivo simbolico nella capitale il 14 maggio, di fronte a Papa Francesco.
Partenza da Varese: un inizio sostenibile
Il 28 marzo segnerà l’inizio del lungo viaggio dall’incantevole Sacro Monte di Varese, riconosciuto come patrimonio dell’UNESCO. Ferruccio Badi, presidente del Consorzio Cavalli Varese e di Confagricoltura Equini, ha annunciato l’arrivo di circa duecento equipaggi. Ogni giorno di questo pellegrinaggio prevede un programma dettagliato, caratterizzato da momenti di viaggio all’aria aperta, incontri e sessioni di approfondimento culturale. L’Equiraduno non si limita a essere un pellegrinaggio, ma si presenta come un’esperienza capace di fondere crescita personale e collettiva, unendo spiritualità, storia e amore per l’ambiente. In questo contesto, il cavallo emerge come simbolo di un turismo responsabile, che propone una nuova visione della mobilità e del rapporto con la natura.
La visione di un turismo responsabile
Maurizio Rosellini, presidente di Final Furlong, ha evidenziato che organizzare l’Equiraduno dell’Anno Santo non implica solo l’apertura dei sentieri, ma rappresenta una promozione significativa del cavallo e delle sue attività. Questo evento si propone come un’offerta turistica di alto livello, in grado di attrarre diversi visitatori verso le bellezze naturali e culturali del nostro patrimonio. L’Equiraduno non è solo una celebrazione dell’equitazione, ma una vera e propria iniziativa che coinvolge comunità locali e visitatori in un percorso condiviso di rispetto e cura per l’ambiente.
Attraverso questa sinergia di intenti, l’Equiraduno del Giubileo si prepara a lasciare un’impronta duratura nel panorama del turismo sostenibile, invitando i partecipanti a riscoprire il legame con la natura, i tradizionali percorsi di pellegrinaggio e, in ultima analisi, con se stessi.