Ercolano: il Tar ordina la rimozione della costruzione del lido La Favorita per liberare l’accesso alla spiaggia

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Ercolano: il Tar ordina la rimozione della costruzione del lido La Favorita per liberare l'accesso alla spiaggia - Gaeta.it

La questione dell’accessibilità alla spiaggia pubblica di Ercolano ha assunto nuove dimensioni a seguito di una sentenza del Tar che ha accolto le istanze dei cittadini contro la costruzione al lido La Favorita. Il caso ha riacceso il dibattito sull’importanza del diritto all’accesso gratuito e senza ostacoli alle spiagge italiane, tema cruciale per la comunità locale e supportato da diverse associazioni. Questo articolo approfondisce la sentenza e le sue implicazioni per i cittadini di Ercolano.

Il contesto legale della sentenza del Tar

Dettagli del ricorso e della sentenza

Il Tar ha emesso la sentenza N. 01769/2024 REG.PROV.CAU. il 17 settembre, respingendo il ricorso presentato dai gestori del lido La Favorita. Il provvedimento da parte del Comune di Ercolano, che ordinava la rimozione di una porzione della struttura entro 15 giorni, si è dimostrato legittimo e necessario per garantire l’accesso alla spiaggia pubblica. L’atto amministrativo era basato sulla normativa che prevede una fascia di rispetto di 5 metri dalla battigia, la quale deve rimanere libera per l’accesso dei cittadini.

Questa decisione non solo riporta alla luce il delicato equilibrio tra l’attività imprenditoriale e i diritti dei cittadini, ma sottolinea anche l’importanza della corretta applicazione delle normative locali. Le strutture che limitano l’accesso al litorale pubblico, come nel caso del lido, possono risultare non solo illegittime, ma anche un ostacolo alla fruizione dei servizi essenziali da parte della comunità. La rimozione dell’infrastruttura impedirà ulteriori violazioni dei diritti pubblici e della libertà di movimento lungo la costa di Ercolano.

Le responsabilità dell’amministrazione comunale

A seguito della sentenza, le responsabilità ricadono sul Comune di Ercolano per garantire che venga eseguito quanto ordinato dal Tar. L’amministrazione è ora chiamata a intervenire affinché la decisione venga attuata in tempi brevi, proteggendo i diritti dei cittadini e assicurando l’accessibilità alla spiaggia. Tale obbligo di attuazione è cruciale non solo dal punto di vista legale, ma anche per riacquistare la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni.

Le reazioni della comunità e degli attivisti

Dichiarazioni di Francesco Emilio Borrelli

Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi Sinistra, ha espresso il proprio appoggio ai cittadini attraverso dichiarazioni incisive. La sua partecipazione al blitz al lido La Favorita è servita per evidenziare la necessità di agire contro l’“arroganza” di chi gestisce il lido, nonché per sottolineare l’illegittimità della costruzione che ha ostacolato l’accesso al mare. Le sue parole evidenziano non solo la battaglia legale, ma anche la mobilitazione sociale che ha fatto presa sull’opinione pubblica.

Borrelli ha denunciato, contestualmente, la complicità di “professionisti” che avrebbero lavorato per mantenere in vita la costruzione, eludendo normative e regolamenti vigenti. Queste affermazioni danno un’idea chiara delle tensioni locali tra cittadini e interessi commerciali, creando un contesto di sfiducia che richiede interventi immediati e incisivi.

Il supporto delle associazioni locali

Il supporto degli attivisti locali e delle associazioni come Hippocampus ha contribuito a mantenere alta l’attenzione sulla questione dell’accesso alle spiagge libere. Queste realtà sono fondamentali nel rappresentare e difendere gli interessi della comunità, incoraggiando una maggiore partecipazione dei cittadini nel monitoraggio delle attività economiche lungo il litorale. La loro istanza di un accesso libero e senza restrizioni alla spiaggia è ora corroborata da un sostegno legale, rappresentato dalla recente sentenza del Tar.

Le prospettive per il futuro della spiaggia di Ercolano

Potenziali sviluppi e la necessità di vigilanza continua

Nonostante la sentenza favorevole ai cittadini, restano dubbi su come si evolverà la situazione. La rimozione della costruzione al lido La Favorita potrebbe rappresentare un passo importante verso il ripristino dei diritti di accesso, ma la vera sfida sarà garantire che episodi simili non si ripetano in futuro. Un’attenta vigilanza da parte dell’amministrazione comunale e delle associazioni sarà cruciale per prevenire la balneazione privatizzata delle spiagge pubbliche.

Le istituzioni dovranno inoltre lavorare per promuovere una cultura del rispetto delle normative in materia di accesso e/o occupazione del suolo pubblico. Si rendono necessarie linee guida chiare e il coinvolgimento della comunità all’interno dei processi decisionali, affinché i diritti di accesso rimangano al centro delle politiche di gestione delle risorse costiere.

L’importanza della partecipazione cittadina

La mobilitazione attiva dei cittadini, evidenziata dalle azioni di Borrelli e delle associazioni, rappresenta un elemento chiave nella lotta contro l’ingiustizia e la manutenzione dell’accesso alle spiagge. È fondamentale che la comunità rimanga coinvolta nel monitoraggio delle politiche locali, contribuendo a esercitare pressione su chi detiene il potere e le decisioni che influenzano il loro diritto di fruizione.

La recente sentenza del Tar, quindi, segna non solo una vittoria giuridica, ma anche un’importante opportunità per rinnovare il dialogo tra cittadini, amministrazione e imprenditori costieri.

Ultimo aggiornamento il 21 Settembre 2024 da Marco Mintillo

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