L’intervento di Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate, al meeting di Rimini ha messo in luce il ruolo cruciale della pubblica amministrazione nel rafforzare la democrazia e nell’efficace attuazione delle politiche governative. Durante il panel intitolato “Qual è il volto buono della pubblica amministrazione?”, Ruffini ha invitato a riflettere su come le istituzioni possano diventare veri e propri alleati delle scelte politiche nel miglioramento della vita dei cittadini.
Il ruolo della pubblica amministrazione nel processo democratico
L’alleanza tra istituzioni e cittadini
Secondo Ruffini, la pubblica amministrazione deve fungere da alleato primario di ogni governo e Parlamento, poiché ha il potere di tradurre le decisioni politiche in attività concrete per il bene della collettività. La sua funzione non si limita all’apparente burocratizzazione, ma si estende alla garanzia della creazione e gestione di servizi essenziali come scuola, protezione civile e vigili del fuoco. Questo impegno è descritto come un “passo a due“, in cui entrambi i lati devono lavorare in sinergia per realizzare una corretta erogazione dei servizi e dei diritti, affinché il processo democratico non venga compromesso.
Astensionismo e rappresentanza
Ruffini ha toccato il tema dell’astensionismo nelle elezioni, collegandolo alla percezione di rappresentanza dei cittadini. Egli sostiene che storicamente un sistema elettorale proporzionale ha incentivato la partecipazione, accompagnato da un’attenzione alla riduzione dell’evasione fiscale. La connessione tra sentirsi rappresentati e maggiore partecipazione al voto e al bene comune indica l’importanza di un’amministrazione che sappia convincere i cittadini della rilevanza delle loro scelte politiche, incoraggiando una maggiore responsabilità collettiva.
L’importanza della formazione e del personale nella pubblica amministrazione
Investire sulle risorse umane
Il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha evidenziato la necessità di potenziare il personale dell’amministrazione, sottolineando un abbassamento significativo delle risorse umane impiegate. Con una pianta organica ridotta di circa il 30% fino alla fine del 2021, Ruffini ha insistito sull’importanza di reclutare e formare nuovi dipendenti, non solo per il recupero dell’evasione fiscale, ma anche per garantire la continuità e l’efficacia nel servizio reso ai cittadini. L’ingresso di 11.000 nuovi funzionari rappresenta un’opportunità, ma richiede un adeguato programma di formazione e affiancamento per integrare le nuove leve.
Attrattività del settore pubblico
Ma non basta reclutare nuovi dipendenti; diventa fondamentale anche mantenere i talenti già presenti nell’amministrazione. Ruffini ha discusso delle sfide nel trattenere risorse umane, come gli analisti informatici e i funzionari tributari, in un mercato privato competitivo. Propone di adottare una maggiore flessibilità nell’organizzazione del lavoro, considerata una mossa strategica per attrarre e mantenere i migliori talenti nel settore pubblico, considerato da Ruffini come risorsa imprescindibile per il Paese.
L’innovazione nel sistema istituzionale e le sfide attuali
L’impatto della finanza pubblica
Roberto Garofoli, presidente di Sezione del Consiglio di Stato, ha aggiunto ulteriore contesto riguardo alle sfide affrontate dalla pubblica amministrazione, soprattutto in relazione alle pressioni imposte dalla finanza pubblica e al contesto economico europeo. La necessità di un sistema istituzionale efficiente risulta vitale per confortare sia le aziende che i cittadini stessi. Uno scenario di crescente astensionismo e instabilità economica richiede un’azione coordinata.
Necessità di riforme flessibili
Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere, ha messo in evidenza l’importanza di considerare la diversità all’interno delle pubbliche amministrazioni, che, nel loro insieme, comprendono un gran numero di entità diverse e situazioni particolari. Un approccio uniforme potrebbe risultare controproducente, suggerendo la necessità di regole più adattabili e attenti al contesto specifico di ciascun ente.
Il messaggio di Ruffini e dei suoi colleghi si propaga come una chiamata alle armi per revitalizzare e riconoscere l’importanza della pubblica amministrazione, affinché possa realmente svolgere il suo ruolo fondamentale nella vita democratica e nell’economia del Paese.