Un drammatico evento ha scosso la capitale ieri sera, 14 aprile, quando due cittadini di origine cinese sono stati assassinati in un agguato armato. L’episodio si è verificato in via Prenestina, nei pressi del deposito Atac, intorno alle 23. La brutalità dell’attacco, con una decina di colpi esplosi dall’assassino a bordo di una moto, ha lasciato il quartiere in stato di shock, riaccendendo l’attenzione su dinamiche criminali che attraversano la comunità cinese di Roma.
l’agguato e le vittime
Le vittime, un uomo di 50 anni e una donna di 40, sono stati freddati mentre rientravano a casa, avendo il loro appartamento al primo piano del palazzo di fronte al luogo dell’agguato. L’uomo era conosciuto nella zona per la gestione di un’attività commerciale, mentre la donna collaborava con lui. Testimoni sul posto hanno riportato di una serie di colpi di pistola sparati in rapida successione, momento che ha creato panico tra i passanti. Un rider, presente nelle vicinanze, ha subito abbandonato la propria bicicletta nel tentativo di fuggire dall’immediato pericolo.
le indagini in corso
Le forze dell’ordine, in particolare i carabinieri, hanno immediatamente avviato le indagini. Già nei primi accertamenti, si è appreso che i due sono stati colpiti principalmente alla testa, un dettaglio che avvalora l’ipotesi di avere a che fare con un’esecuzione mirata. Restano però dubbi sulle motivazioni criminali legate a questo omicidio. Non è ancora chiaro se gli autori siano italiani, cinesi o di altre nazionalità, né sono state trovate somme di denaro significative sui corpi, il che ha portato a considerare varie ipotesi, tra cui un possibile movente economico o un tentativo di estorsione.
reazioni nel quartiere e contesto
La reazione della comunità è stata immediata. Alcuni residenti del palazzo hanno raccontato di aver sentito litigi provenienti dall’appartamento delle vittime nelle settimane precedenti. Tuttavia, non è certo se questo conflitto fosse in relazione all’agguato. Dopo i colpi di pistola, molti condomini si sono affacciati alle finestre e ai balconi, allarmati e spaventati. Nella notte, i carabinieri hanno ascoltato diversi conoscenti delle vittime, tutti membri della stessa comunità, per cercare di ricostruire i motivi del delitto. Questo avvenimento tragico non è comunque isolato: già nel 2012, un altro cruento omicidio aveva colpito una famiglia cinese a Torpignattara, dove un padre e la sua bambina furono uccisi in modo simile.
L’incidente recente ha sollevato interrogativi e timori sulla sicurezza della comunità cinese a Roma e sulla possibilità che simili episodi possano ripetersi in futuro. Le indagini sono ancora in una fase iniziale, e i prossimi passi delle autorità potrebbero rivelare dettagli cruciali attorno a una vicenda che ha scosso profondamente il quartiere.