Esercitazione di emergenza tra Italia e Francia: test delle procedure per il Tunnel ferroviario del Frejus

Esercitazione di emergenza tra Italia e Francia: test delle procedure per il Tunnel ferroviario del Frejus

Esercitazione di protezione civile tra le Prefetture di Torino e Savoia per testare il Piano binazionale di emergenza del Tunnel del Frejus, in vista della riapertura programmata per aprile.
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Esercitazione di emergenza tra Italia e Francia: test delle procedure per il Tunnel ferroviario del Frejus - Gaeta.it

Un’importante esercitazione di protezione civile si è svolta nella nottata, coinvolgendo le Prefetture di Torino e della Savoia. L’iniziativa mirava a testare le procedure del Piano binazionale di emergenza esterna del Tunnel ferroviario del Frejus, in vista della riapertura programmata per il primo aprile. Questo tunnel, che ha visto attività incessanti fino ad un anno fa, è stato chiuso a causa di una frana avvenuta nel territorio della Maurienne.

Situazione simulata e partecipanti

Lo scenario dell’esercitazione ha previsto un incendio iniziale su un locomotore, accompagnato da un’avaria tecnica. Nel contesto dell’operazione, è stato anche simulato l’invio di un treno di soccorso per affrontare la situazione emergenziale. A tali attività hanno preso parte circa trenta figuranti, i quali hanno ricoperto ruoli chiave nel corso della simulazione, contribuendo a rendere il tutto realistico e formativo.

Il coinvolgimento diretto delle autorità locali e delle squadre di emergenza ha rappresentato un aspetto fondamentale dell’esercitazione. Hanno partecipato vigili del fuoco italiani e francesi, oltre a vari gruppi delle forze dell’ordine. Scene di alta intensità si sono alternate a momenti di coordinamento e verifica delle procedure.

Coordinamento tra le autorità

L’esercitazione ha messo in luce l’importanza della sinergia tra le diverse autorità coinvolte. Le Prefetture di Torino e della Savoia hanno supervisionato tutte le fasi dell’operazione, assicurandosi che le linee guida stabilite dal comitato di sicurezza venissero rispettate. Un aspetto cruciale dell’evento è stato la gestione dell’intervento tecnico, che ha visto la collaborazione dei vigili del fuoco di entrambe le nazioni.

Le operazioni di emergenza richiedono un alto livello di coordinamento e comunicazione tra gli organi competenti. A tal proposito, tutti i partecipanti hanno sperimentato il funzionamento degli strumenti di comunicazione in situazioni critiche, affinando le proprie capacità operative. L’analisi di queste interazioni permette di migliorare continuamente il sistema di risposta alle emergenze.

Le istituzioni coinvolte

Hanno partecipato all’esercitazione vari enti e istituzioni italiane e francesi. A fianco di SNCF Réseau, i vigili del fuoco francesi e il comando provinciale di Torino hanno collaborato attivamente. Il Gruppo FS, attraverso FS Security, ha fornito supporto specialistico, mentre la Questura di Torino, la Guardia di Finanza, e la Polizia di Stato hanno contribuito alla sicurezza generale del lavoro. Importante anche il supporto della Polizia di frontiera di Bardonecchia, che ha garantito il corretto svolgimento delle operazioni al confine.

Non meno significativa è stata la presenza del dipartimento regionale di protezione civile e dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente del Piemonte, che ha partecipato a garanzia delle normative di sicurezza ambientale. Questa vasta rete di collaborazione rappresenta un esempio concreto di come l’operatività possa essere migliorata attraverso la pianificazione e l’allenamento congiunto.

Un esercizio di questo tipo non solo prepara le autorità a una risposta rapida e coordinata in caso di necessità, ma evidenzia anche l’importanza della comunicazione internazionale nel gestire situazioni di emergenza che coinvolgono i due Paesi.

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