La situazione climatica estrema che ha colpito l’Italia ha portato a gravi conseguenze nel territorio sardo e ligure, con esondazioni e crolli significativi che hanno messo a dura prova le comunità locali. A causa di forti piogge, l’emergenza ha colpito in particolare il Medio Campidano, dove il Rio Fanaris è esondato, interrompendo la viabilità e causando evacuazioni. Anche in Liguria, si intensificano le ricerche di un disperso a seguito delle correnti impetuose del Rio Lissolo. Mentre in Piemonte si attende un miglioramento delle condizioni meteorologiche, l’allerta rimanente rievoca la fragilità del territorio italiano di fronte agli eventi estremi.
Esondazione del Rio Fanaris e crollo del ponte di Sa Taba
Nella regione del Medio Campidano, tra Villasor e Villacidro, la situazione è drammatica. L’esondazione del Rio Fanaris ha costretto le autorità a chiudere la Statale 196, una delle principali arterie di collegamento, e a evacuare gli abitanti di un’azienda agricola vicina. Questo evento ha messo in evidenza l’incidenza delle forti piogge sulla geografia locale, con il fiume che ha superato il livello di guardia, portando con sé fango e detriti.
Non solo le strade sono state rese impraticabili: il crollo del ponte di Sa Taba, che fungeva da collegamento per Sardara alla Marmilla, ha ulteriormente complicato la situazione. Le comunicazioni e gli spostamenti tra le località sono ora ostacolati, portando a un netto incremento dei tempi di percorrenza e delle difficoltà logistiche per gli abitanti. La Confederazione Italiana Agricoltori ha avviato operazioni di monitoraggio in tutta l’Isola, ricevendo segnalazioni da agricoltori che hanno subito danni gravissimi alle loro aziende.
Le aree più colpite includono il Sulcis, il Cagliaritano e il Medio Campidano, tutte afflitte da una devastazione notevole. Le esondazioni degli altri corsi d’acqua contribuiscono a un quadro di emergenza che richiede interventi immediati e strutturati. Il coinvolgimento di organizzazioni locali è diventato fondamentale per fronteggiare le difficoltà e riportare la situazione sotto controllo.
Ricerche in corso per un disperso in Liguria
Mentre le autorità sarde cercano di gestire l’emergenza, in Liguria la situazione rimanente è critica. Le ricerche di un uomo disperso a seguito dell’esondazione del Rio Lissolo continuano senza sosta dal sabato pomeriggio. Oltre ai Vigili del Fuoco, sono in azione squadre specializzate di sommozzatori e soccorritori acquatici, supportati dal Soccorso Alpino e dalle forze dell’ordine, tra cui Carabinieri e Croce Rossa.
Nel corso delle operazioni, sono state rinvenute anche le altre due autovetture coinvolte nella piena, aumentando le preoccupazioni circa la sorte dell’uomo ancora disperso. Mentre le operazioni di ricerca proseguono, la Capitaneria di Porto è stata mobilitata con mezzi aerei e navali per garantire una copertura completa del territorio, evidenziando la difficoltà degli interventi in condizioni avverse.
Questo scenario di crisi mette in evidenza la vulnerabilità delle zone colpite da eventi naturali estremi, richiamando l’attenzione sulla necessità di strategie preventive per affrontare le conseguenze del cambiamento climatico.
Allerta idrogeologica in Piemonte e Veneto
Nel contesto più ampio delle emergenze climatiche, il Centro Funzionale dell’Arpa Piemonte ha prolungato l’allerta arancione per il deflusso dei fiumi Belbo e Bormida. In particolare, è stata emessa una segnalazione gialla sul resto del territorio a causa del rischio idrogeologico. Fortunatamente, le previsioni meteorologiche per i prossimi giorni indicano un miglioramento, con condizioni più stabili attese a partire da domani.
A Torino, tra le altre problematiche, il Po ha esondato ai Murazzi, provocando ulteriori preoccupazioni per i residenti e le infrastrutture locali. Parallelamente, anche il Veneto non è immune da rischi. Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile Regionale ha emesso un nuovo avviso di criticità idrogeologica, valido fino a lunedì alle 14, evidenziando l’allerta gialla.
Nelle prossime ore è previsto un sopralluogo urgente in Val d’Elsa, tra Castelfiorentino e Certaldo, per verificare l’andamento delle condizioni regionali e valutare eventuali misure di intervento necessarie. L’attenzione continua a essere rivolta alle comunità locali, che devono affrontare le sfide imposte da un clima sempre più imprevedibile.
Ultimo aggiornamento il 27 Ottobre 2024 da Laura Rossi