La mostra “Artists Making Books: Pages of Refuge” all’American Academy di Roma si propone di indagare il legame tra artisti e carta stampata, evidenziando l’importanza del libro d’artista come luogo di espressione e sperimentazione. La singolare esposizione, visitabile dal 26 settembre al 7 dicembre, si concentrerà su oltre un secolo di pubblicazioni artistiche e sulla loro evoluzione, affrontando al contempo l’interazione tra arte, graphic design e mondo editoriale. Gli orari di apertura sono fissati per il venerdì e sabato dalle 16 alle 19, offrendo ai visitatori l’opportunità di immergersi in questo viaggio tra parole e immagini.
Il significato della mostra
La mostra si apre con un’importante donazione: una serie di volumi messi a disposizione da Ed Ruscha nel 2001, in seguito alla sua visita alla biblioteca dell’Accademia. Questi volumi costituiscono un cuore pulsante dell’esposizione, che si arricchisce di oltre 100 opere realizzate da artisti dal 1905 fino ai giorni nostri. Il percorso espositivo intende rivelare l’evoluzione del libro d’artista, presentando opere che sfidano le convenzioni del formato tradizionale e che apportano nuove e fresche prospettive sul libro come oggetto.
L’attenzione si sposta così sui primi esempi di libri modernisti, realizzati da figure di spicco delle avanguardie storiche, tra cui Natalia Goncharova e Marcel Duchamp. Anche artisti appartenenti al movimento della Pop Art, come Andy Warhol e Keith Haring, troveranno spazio nella mostra, offrendo uno spaccato sulle diverse correnti artistiche che hanno caratterizzato il secolo scorso. Ciò che emerge è una tensione continua tra l’espressione individuale e l’influenza del mercato, una dialettica che ha spinto gli artisti a esplorare nuove narrative attraverso il libro.
L’arte del libro come resistenza
Un aspetto fondamentale della mostra è il potere del libro d’artista di agire come forma di resistenza alle limitazioni imposte dal mercato. Questa esposizione vuole dimostrare come la dimensione materiale e fisica del libro possa trasformarsi in un rifugio per l’immaginazione e la creatività. Nel corso della storia, artisti di diverse epoche hanno utilizzato il libro per rompere le barriere del pensiero convenzionale, creando opere che sovvertono gli schemi tradizionali.
Le pubblicazioni esposte non solo affermano il valore estetico e concettuale, ma pongono anche interrogativi cruciali sul ruolo del libro nell’arte contemporanea. Ci sono opere che celebrano la tipografia, i materiali e le forme dell’editoria, spingendo i confini di ciò che può essere considerato un libro. Ogni volume diventa un territorio di esplorazione, dove parole e immagini si intrecciano per dar vita a nuove possibilità di espressione.
Eventi e incontri in programma
In occasione dell’inaugurazione della mostra, si svolgerà una conversazione tra Giovanni Aldobrandini e Claudia Consolandi, incentrata su cosa significhi per loro collezionare libri. Questa interazione non solo arricchirà il contesto della mostra, ma offrirà anche uno spaccato sulle dinamiche del collezionismo e sull’importanza del libro d’artista nel panorama culturale attuale.
Successivamente, il 18 ottobre, si terrà l’incontro “Pick a Book” con Darby English e Cornelia Lauf, fornendo ulteriori spunti sui processi creativi degli artisti. Infine, il 21 novembre, l’evento “The Craft of Books” vedrà la partecipazione di Tricia Treacy e Francis Offman, i quali discuteranno delle tecniche e delle sfide legate alla realizzazione di libri d’artista. Attraverso questi eventi, la mostra mira a stimolare il dialogo tra artisti, collezionisti e pubblico, creando un ambiente di scambio e riflessione.
Ultimo aggiornamento il 24 Settembre 2024 da Sofia Greco