Estorsione a Napoli: due arresti dopo la denuncia di un imprenditore

Estorsione a Napoli: due arresti dopo la denuncia di un imprenditore

Un imprenditore di Chiaiano denuncia due estorsori, portando all’arresto dei malviventi da parte dei Carabinieri. L’operazione evidenzia l’importanza della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine nella lotta alla criminalità.
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Estorsione a Napoli: due arresti dopo la denuncia di un imprenditore - Gaeta.it

La segnalazione tempestiva di un imprenditore di Chiaiano ha portato all’arresto di due estorsori a Napoli. La vittima ha avuto il coraggio di rompere il silenzio e contattare le forze dell’ordine, con il supporto dell’associazione antiracket locale. Questo intervento mette in luce non solo l’impegno delle autorità, ma anche la scommessa della comunità nel combattere la criminalità.

La richiesta di estorsione

Un imprenditore napoletano, nel pieno di un incubo, ha ricevuto un’ingiunzione di pagamento che ha del surreale. “Quattromila euro subito e duemila ogni dieci del mese” era quanto gli era stato imposto da due estorsori, già noti alle forze dell’ordine. La vicenda ha avuto inizio quando, dopo settimane di minacce e pressioni, l’imprenditore ha deciso di non rimanere in silenzio. In un incontro decisivo con Raffaele Vitale, presidente del circolo antiracket di Chiaiano, ha trovato il supporto necessario per denunciare le richieste estorsive.

Con la giusta determinazione, si è presentato alla caserma dei Carabinieri della compagnia Vomero, dove ha raccontato tutto. I militari, comprendendo quanto fosse serio il problema, hanno prontamente pianificato un’operazione volta a smantellare il piano dei due malviventi. L’appuntamento per la consegna del denaro era fissato per di lì a poche ore, il che ha reso l’intervento ancora più urgente e necessario.

L’operazione di arresto

L’azione del nucleo operativo dei Carabinieri è stata rapida e precisa. I militari, per garantire la massima discrezione e sicurezza, si sono disposti in punti strategici all’interno del negozio dove avverrebbe lo scambio. Alcuni agenti si sono nascosti tra gli scaffali, mentre altri si sono mimetizzati come operai nei pressi dell’attività. La strategia ha funzionato. Quando il 21enne e il 28enne, i due estorsori, sono arrivati sul posto per richiedere il pagamento, sono stati immediatamente bloccati.

Entrambi sono stati arrestati con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso, una fattispecie grave che sottolinea l’approccio intimidatorio usato durante le loro azioni. Durante l’operazione, i Carabinieri hanno anche sequestrato una Mercedes Classe B utilizzata dai malviventi, all’interno della quale è stata rinvenuta una mazza da baseball, segno evidente del loro intento violento.

I dettagli degli arresti

I due uomini arrestati sono Gennaro Angelotti, nato a Napoli il 10 aprile 2003, e Michelangelo Di Carluccio, nato ad Acerra il 20 marzo 1996. Entrambi hanno precedenti penali e sono già noti alle forze dell’ordine. La loro cattura è stata accompagnata dalla necessità di accertare eventuali collegamenti con altre organizzazioni criminali attive sul territorio. Le indagini sono tutt’ora in corso, con l’obiettivo di svelare ulteriori legami e interrompere le attività illecite nel quartiere.

Le forze dell’ordine, mantenendo alta l’attenzione, continuano a monitorare la situazione con l’intento di proteggere la comunità e contrastare ogni forma di criminalità. La vicenda di questo imprenditore dimostra come la collaborazione tra cittadini e autorità sia fondamentale per combattere il fenomeno dell’estorsione, garantendo un ambiente più sicuro e sereno per tutti.

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