Estradato in Italia il terrorista delle Brigate Rosse Leonardo Bertulazzi dopo arresto in Argentina

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Estradato in Italia il terrorista delle Brigate Rosse Leonardo Bertulazzi dopo arresto in Argentina - Gaeta.it

Leonardo Bertulazzi, noto membro delle Brigate Rosse, è stato arrestato in Argentina e sarà estradato in Italia dopo la revoca del suo status di rifugiato. Questo avvenimento segna una nuova fase nella lotta contro il terrorismo in Italia e sottolinea l’importanza della cooperazione internazionale per la giustizia. Bertulazzi, condannato a 27 anni di carcere per il sequestro dell’ingegnere navale Piero Costa nel 1977, è stato catturato grazie alla sinergia tra le autorità argentine e italiane.

Chi è Leonardo Bertulazzi

Background e appartenenza alle Brigate Rosse

Leonardo Bertulazzi, alias “Stefano”, è una figura controversa legata alla storia del terrorismo politico in Italia. Come membro della colonna genovese delle Brigate Rosse, ha partecipato attivamente a diversi atti di violenza politica durante gli anni di piombo. Bertulazzi è noto per il suo coinvolgimento nel sequestro dell’ingegnere navale Piero Costa, un episodio che ha scosso l’opinione pubblica italiana all’epoca. Nel 2004, gli fu conferito lo status di rifugiato in Argentina, che gli ha permesso di sfuggire alla giustizia italiana per quasi due decenni.

L’arresto di Bertulazzi in Argentina è frutto della revoca del suo status di rifugiato, determinata dalla Commissione per i Rifugiati argentina. Questa decisione ha aperto la strada alla sua cattura, che è stata realizzata grazie a una richiesta di estradizione reiterata da parte delle autorità italiane. Il suo ritorno in Italia è atteso con grande interesse, in quanto Bertulazzi dovrà affrontare il lungo periodo di detenzione che lo attende.

Il sequestro di Piero Costa

Ricostruzione dell’episodio del 12 gennaio 1977

Il sequestro di Piero Costa avvenne il 12 gennaio 1977, quando l’ingegnere navale fu rapito nei pressi della sua abitazione a Castelletto, a Genova. Costa, un uomo di 42 anni, familiare di una delle famiglie di armatori più facoltose della città, fu avvicinato da due uomini armati che lo costrinsero a entrare in un’automobile, una Fiat 132, dando inizio a un drammatico episodio di violenza.

Le richieste di riscatto iniziali da parte dei rapitori ammontarono a 10 miliardi di lire, cifra poi ridimensionata nel corso delle trattative. La negoziazione tra la famiglia Costa e le Brigate Rosse si concluse con un pagamento finale di un miliardo e cinquecento milioni di lire, effettuato il 26 marzo dello stesso anno nel parco di Villa Sciarra a Roma. Piero Costa fu liberato il 4 aprile seguente, dopo aver trascorso giorni di prigionia segregato dal suo carceriere, Riccardo Dura.

La portata del sequestro di Costa non solo segna uno dei momenti cruciali della storia delle Brigate Rosse, ma evidenzia anche i legami tra atti di terrorismo e le dinamiche socioeconomiche dell’epoca.

Reazioni dell’opinione pubblica e delle autorità

Dichiarazioni ufficiali e consensi

L’arresto di Leonardo Bertulazzi ha suscitato reazioni da parte di diverse autorità italiane. Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso un forte apprezzamento nei confronti delle autorità argentine per l’arresto di Bertulazzi, sottolineando l’importanza di una cooperazione internazionale efficace nel contrasto al terrorismo. Una nota di Palazzo Chigi ha messo in risalto con orgoglio i risultati ottenuti grazie alla collaborazione tra le autorità giudiziarie italiane, argentine e Interpol.

Il comunicato ha anche evidenziato come la revoca dello status di rifugiato di Bertulazzi sia stata una decisione cruciale per il ripristino della giustizia. Questo arresto è visto come un passo importante nella lotta contro l’impunità dei terroristi che hanno compiuto reati gravissimi e sono sfuggiti alla giustizia per lungo tempo. L’attenzione è ora riposta su come si evolverà il processo di estradizione e su quali saranno gli sviluppi futuri per Bertulazzi una volta tornato in Italia.

Alle porte di un nuovo capitolo giudiziario, le autorità italiane continuano a lavorare fianco a fianco con i colleghi internazionali per garantire che vengano fatte rispettare le leggi e che i colpevoli affrontino le conseguenze delle loro azioni.

Ultimo aggiornamento il 30 Agosto 2024 da Laura Rossi

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