Un monologo audace e innovativo, che porta alla ribalta una figura spesso dimenticata: Euridice. La nuova produzione, intitolata “Una storia per Euridice”, firmata da Luisa Guarro, sarà presentata al Teatro Civico 14 di Caserta, con le rappresentazioni programmate per sabato 5 aprile alle 20 e domenica 6 aprile alle 18. Questa messa in scena promette di mescolare teatro, danza e musica per dare voce a una storia potente, quella di Euridice, che si trasforma finalmente in artefice del proprio destino.
Un progetto teatrale premiato e acclamato
Lo spettacolo ha già riscosso un enorme successo nella critica, collezionando premi prestigiosi come il Premio Regista con la A, il Premio Visionari al Polis Festival di Ravenna e il riconoscimento quale Migliore Attrice al Colombo International Theater Festival in Sri Lanka. Non solo: “Una storia per Euridice” è stata anche invitata a partecipare come ospite d’onore all’International Festival di Ryazan in Russia. Questo riconoscimento internazionale sottolinea l’importanza dell’opera e il suo profondo impatto sul pubblico e su giurie esperte.
Nell’allestimento, il pubblico avrà l’opportunità di vedere in scena Chiara Orefice, che veste i panni di un’Euridice intensa e carismatica. Orefice, grazie alla sua abilità teatrale, riesce a trasmettere le complesse emozioni del personaggio, supportata da un’illuminazione progettata da Paco Summonte e da una colonna sonora sapientemente selezionata dalla stessa Guarro. Ogni elemento scenico si intreccia per creare un’atmosfera coinvolgente e suggestiva.
Riscoprire Euridice: una narrazione innovativa
Il testo di Guarro ribalta la tradizionale percezione del mito di Euridice, che spesso è stata vista come una semplice musa tragica di Orfeo. Qui, invece, la protagonista emerge come una figura consapevole e potente, che affronta il confine tra vita e morte. Attraverso una serie di ricordi frammentati, Euridice ricompone la sua identità e denuncia una violenza patriarcale che ha soffocato le sue aspirazioni e il suo potere vitale.
Questo monologo non è solo un racconto di libertà , ma un’opera che esplora la psiche femminile. Con sviluppi di coreografie e canti originali, interpretati dalla stessa Orefice, il pubblico viene condotto in un viaggio ricco di emozione. Si affrontano temi come il desiderio di indipendenza e i traumi familiari, dando voce a una narrativa che parla anche di relazioni tossiche.
Una riflessione moderna sulla condizione femminile
La regista Luisa Guarro ha spiegato che “Quello di Euridice è un monologo visionario, in italiano e napoletano.” Questo gioco linguistico riflette il bilinguismo tipico della Campania, mentre le transizioni tra le diverse voci e personaggi arricchiscono l’esperienza scenica. Guarro invita il pubblico a riflettere sulla condizione delle donne-ninfe, figure di spiccata bellezza e libertà che, nella mitologia, si trovano spesso in balia di forze che le reprimono.
Il messaggio centrale è chiaro: le donne non devono essere costrette a silenziare la loro essenza. Non devono infatti subire la trasformazione in piante, piantate a terra senza vita, o ribellarsi solo per scatenare reazioni violente da parte di chi cerca di reprimerle. L’obiettivo è quello di incoraggiare un’interpretazione attiva e personale di una figura mitologica, alimentando il dibattito su argomenti di grande rilevanza sociale.
“Una storia per Euridice” non è solo uno spettacolo; è un’esperienza artistica che vuole commuovere e stimolare riflessioni importanti. Un’occasione per chiunque desideri assistere a un teatro coinvolgente e profondo, che affronta tematiche attuali, con Euridice che non resterà più in silenzio.