Sandro Ruotolo, eurodeputato del Partito Democratico, ha sollevato una questione di grande attualità in merito alla libertà di stampa e all’uso delle piattaforme social. La sua ultima iniziativa, una interrogazione alla Commissione Europea, mira a chiedere il divieto della piattaforma X, precedentemente nota come Twitter. Questa azione segue la sua opposizione al decreto del governo Meloni, considerato da Ruotolo come una “legge bavaglio”, che limita la pubblicazione di atti giudiziari.
La critica alla legge sulla libertà di stampa
La legge che ha suscitato le ire di Ruotolo è quella che restringe la pubblicazione di documenti e informazioni relative agli atti giudiziari. Secondo l’eurodeputato, tale provvedimento rappresenta un grave attacco alla libertà di informazione e alla trasparenza, valori fondamentali in una democrazia. Ruotolo non è nuovo a battaglie in difesa della libertà di espressione e ha ripetutamente manifestato il suo disappunto nei confronti del governo Meloni.
Ha definito la legge come “bavaglio” e un passo indietro per il paese, accusando l’esecutivo di avere una visione autoritaria. Il suo impegno a favore di una maggiore libertà di stampa si è tradotto ora in un’azione concreta: l’interrogazione alla Commissione Ue, che segue una serie di appelli per preservare i diritti dei giornalisti e dei cittadini.
La richiesta di divieto per la piattaforma X
Nella sua interrogazione, Ruotolo accusa Elon Musk di avere comportamenti discutibili in qualità di proprietario della piattaforma X. Secondo il testo, firmato da 34 europarlamentari tra cui membri del Pd e del gruppo S&D, Musk avrebbe non soltanto conflitti di interesse, ma anche una platea di sostenitori politici che influisce sul modo in cui vengono usati i social media. La sua recente connessione con Trump e il suo appoggio a posizioni politiche affini a quelle di Meloni sono stati oggetto di commenti critici.
La richiesta di Ruotolo e dei suoi colleghi è chiara: la Commissione Ue deve riflettere sul ruolo che X riveste e sugli effetti che può avere sulla società europea. In particolare, si chiede di considerare il divieto di utilizzo della piattaforma sui dispositivi istituzionali, un provvedimento che intende proteggere le istituzioni dall’influenza di un imprenditore come Musk, le cui decisioni possono avere ricadute notevoli.
Lascio di Ruotolo e il messaggio finale
Recentemente Ruotolo ha abbandonato la piattaforma X, lasciando un messaggio polemico in cui ribadisce le sue critiche. Nel suo ultimo tweet, evidenzia ciò che considera un uso strumentale della piattaforma da parte di Musk a sostegno della politica statunitense, in particolare riguardo la candidatura di Trump. Questo gesto non è solo simbolico: rappresenta un rinforzo alla sua battaglia per una comunicazione più libera e aperta.
La decisione di portare la questione alla Commissione Ue si inserisce in un contesto più ampio di dibattito sui diritti digitali e sulla responsabilità delle piattaforme social. Ruotolo invita i decisori europei a non sottovalutare l’influenza che tali strumenti possono avere sulle democrazie e sulla libertà di espressione. La sua interrogazione si colloca, quindi, in un panorama di difesa dei valori fondamentali della società, contro forme di controllo e di censura più o meno esplicite.
Ultimo aggiornamento il 18 Dicembre 2024 da Armando Proietti