Il programma Global Combat Air Programme , che coinvolge Gran Bretagna, Giappone e Italia, rappresenta un passo cruciale nella costruzione del futuro caccia di nuova generazione. Attualmente, la suddivisione dei compiti e delle responsabilità tra le nazioni partecipanti deve ancora essere definita. Tuttavia, le aziende coinvolte stanno lavorando a stretto contatto per garantire che questo ambizioso progetto non solo soddisfi le esigenze strategiche di ciascun paese, ma anche che faccia leva su un’eredità industriale condivisa.
La situazione attuale del programma Gcap
Eurofighter e la leadership italiana
Leonardo, l’azienda italiana con sede a Torino Caselle, ha un ruolo significativo nel progetto Eurofighter, dove è responsabile per la costruzione dell’ala sinistra. Tuttavia, per quanto riguarda Gcap, la situazione è ancora in evoluzione e non è stata presa alcuna decisione definitiva sulla divisione dei compiti. Il Direttore del progetto, Maviglia, ha sottolineato l’importanza della cooperazione tra i vari attori coinvolti, affermando che “il programma è supportato da una base industriale solida e da una cooperazione attiva.” La firma del trattato nel dicembre 2023 ha dato avvio a un periodo di intensa interazione tra i partner, mirato all’allineamento delle esigenze e alla condivisione delle conoscenze.
Il caccia Tempest: il riferimento britannico
La conferma del nome Tempest
In Gran Bretagna, il futuro aereo da combattimento sarà chiamato Tempest, un nome che già risuona nel settore dell’aviazione dagli inizi del programma sei anni fa. Herman Claesen, Amministratore Delegato di Future Combat Air Systems per Bae Systems, ha descritto il lavoro recente come un passaggio chiave per l’allineamento delle specifiche tecniche necessarie per il caccia di nuova generazione. Il Tempest si è evoluto significativamente e progressi tangibili sono stati fatti ed esibiti al Farnborough International Air Show. I partner del progetto stanno collaborando per testare e ottimizzare il design, avvicinandosi così alla fase successiva del programma.
Un’alleanza strategica: il contributo giapponese
La visione di Mitsubishi Heavy Industries
Il Giappone gioca un ruolo fondamentale in questo consorzio. Hitoshi Shiraishi di Mitsubishi Heavy Industries ha dichiarato quanto il Gcap rappresenti un’opportunità inestimabile per sviluppare una formidabile competenza tecnica nel settore della difesa aerea. “La collaborazione tra le industrie di ciascuna nazione è fondamentale,” ha affermato, “poiché l’unione delle differenti culture e competenze potrebbe portare a risultati superiori nel progetto Gcap.” La sinergia tra i partner permette di affrontare le sfide più complesse, ottimizzando le risorse e garantendo l’innovazione.
Impatto economico e opportunità di lavoro
Lavoro e competenze per il futuro
Il Gcap non è solo un progetto tecnologico, ma rappresenta anche una promessa di sviluppo economico per le nazioni coinvolte. Secondo le aziende partner, il programma offre opportunità lavorative a decine di migliaia di persone qualificate in Gran Bretagna, Giappone e Italia. Sarà un catalizzatore per lo sviluppo di competenze industriali e tecnologie avanzate, che porteranno benefici non solo a livello nazionale, ma anche sul piano internazionale. Il caccia, che dovrebbe entrare in servizio nel 2035, sarà progettato per essere altamente avanzato e connesso, integrando nuovi sistemi d’arma e sensori. Gli esperti stimano che il radar fornito per il Gcap potrà elaborare dati in maniera senza precedenti, rendendolo uno dei sistemi più sofisticati al mondo.
Una nuova era per il combattimento aereo
Eurofighter dei successori
Il programma Gcap, lanciato ufficialmente dalla Gran Bretagna nel luglio del 2018 durante l’International Air Show di Farnborough, mira a sviluppare il successore dell’Eurofighter Typhoon, in un contesto di crescente complessità e richiesta di superiorità aerea. I lavori di sviluppo del nuovo aereo dovrebbero iniziare nel 2024, con l’intento di garantire un avversario all’altezza per le minacce future. Nel frattempo, il governo italiano ha richiesto al Parlamento di autorizzare l’acquisto di ulteriori 24 Eurofighter, dimostrando un continuo impegno verso il potenziamento delle capacità aeree. Gli sviluppi dei prossimi anni saranno cruciali per definire il futuro del combattimento aereo in Europa e oltre.