Europa in fiamme: oltre 500 vigili del fuoco in azione contro gli incendi estivi

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Europa in fiamme: oltre 500 vigili del fuoco in azione contro gli incendi estivi - Gaeta.it

La stagione estiva ha portato con sé non solo temperature record, ma anche un incremento preoccupante di incendi devastanti che stanno colpendo diverse regioni d’Europa. Dal Portogallo alla Macedonia settentrionale, i pompieri stanno lottando contro roghi che mietono danni e feriti. Grazie al Meccanismo di protezione civile dell’Unione europea, sono stati dispiegati più di 500 vigili del fuoco per fronteggiare questa emergenza, ma la sfida rimane ardua.

Incendi in Portogallo: feriti e evacuazioni

I danni a Cascais

L’incendio che ha colpito Cascais, un comune del Portogallo, ha causato seri danni e ha comportato il ferimento di 14 persone, tra cui 11 vigili del fuoco. Secondo le ultime notizie, tutti i feriti sono stati trasportati in ospedale dopo aver inalato fumi tossici durante le operazioni di spegnimento. Fortunatamente, le loro condizioni non hanno richiesto ulteriori cure e sono stati messi sotto osservazione.

Oltre ai feriti, la devastazione ha colpito un centro ippico locale, dove i vigili del fuoco hanno dovuto effettuare un’evacuazione d’urgenza di 30 cavalli in pericolo. La prontezza degli operatori ha fatto la differenza, evitando una tragedia maggiore e preservando la vita animale. I roghi, innescati dal caldo torrido e da condizioni climatiche avverse, continuano a proliferare in tutto il Paese, creando un clima di ansia e preoccupazione tra la popolazione.

La situazione nei Balcani: l’emergenza in Macedonia settentrionale

Roghi estesi e sfide logistiche

Mentre il Portogallo combatte contro il fuoco, la Macedonia settentrionale non è da meno. Settimane di caldo intenso hanno alimentato sette incendi che si sono sviluppati in diverse località, con particolare gravità tra le città di Stip e Negotino. Qui, i roghi hanno superato i 30 chilometri nel monte Serta, a sud del Paese.

Le autorità aree hanno dichiarato che 22 incendi sono stati localizzati o spenti, ma la battaglia contro le fiamme continua. L’incendio nel comune di Bolyarovo, al confine con la Turchia, sta infierendo da giorni, senza mettere immediato in pericolo gli insediamenti. Tuttavia, i focolai tra i villaggi di Voden e Kraynovo rimangono attivi.

Per alleviare la crisi, sono stati inviati i primi sette container per fornire sistemazioni temporanee alle persone evacuate o che hanno subito danni alle loro abitazioni, ma il numero dei residenti in difficoltà potrebbe aumentare se le condizioni non migliorano.

L’impegno dell’Unione Europea contro gli incendi

Supporto ai vigili del fuoco e risorse aeree

La lotta contro gli incendi in Europa è una priorità riconosciuta dalla Commissione europea. Secondo il portavoce Balazs Ujvari, il Meccanismo di protezione civile dell’Unione europea ha reso possibile il dispiegamento di oltre 500 vigili del fuoco in diverse aree colpite dai roghi. Questi operatori, con la loro esperienza, sono un supporto fondamentale per i vigili del fuoco locali impegnati a spegnere le fiamme e a garantire la sicurezza della popolazione.

In aggiunta agli sforzi su terra, la Commissione europea ha allestito una flotta aerea composta da 28 canadair e 4 elicotteri. Questi mezzi aerei sono stati cruciali per il contenimento dei roghi, specialmente in zone difficilmente accessibili via terra. Le autorità locali sperano che l’impegno coordinato all’interno dell’Unione possa contribuire non solo a spegnere i focolai attivi, ma anche a prevenire ulteriori incendi nelle settimane a venire.

Le operazioni di spegnimento e recupero continuano, con la speranza che i prossimi giorni possano portare un miglioramento delle condizioni climatiche e una relativa calma dopo un’estate di passione.

Ultimo aggiornamento il 23 Luglio 2024 da Laura Rossi

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