Europol e Eurojust smantellano Ghost, piattaforma criminale utilizzata a livello globale

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Europol e Eurojust smantellano Ghost, piattaforma criminale utilizzata a livello globale - Fonte: Adnkronos | Gaeta.it

Le forze dell’ordine di nove paesi, in sinergia con Europol ed Eurojust, hanno recentemente portato a termine un’operazione di grande rilevanza contro una piattaforma di comunicazione crittografata nota come Ghost. Questa piattaforma è stata identificata come strumento chiave per la criminalità organizzata, utilizzata per atti illeciti come il traffico di droga e il riciclaggio di denaro. Gli arresti di 51 sospettati in tutto il mondo, di cui uno in Italia, rappresentano una significativa vittoria nel contrasto al crimine organizzato. Nel presente articolo, analizziamo dettagliatamente il funzionamento della piattaforma, l’operazione internazionale che ha portato al suo smantellamento e i risultati ottenuti fino ad ora.

La tecnologia alla base di Ghost

Sicurezza e segretezza nelle comunicazioni

La piattaforma Ghost ha ottenuto un’ampia notorietà tra le organizzazioni criminali grazie alle sue avanzate caratteristiche di sicurezza. Gli utenti potevano accedervi senza dover fornire alcuna informazione personale, il che ha contribuito al suo utilizzo diffuso. Ghost utilizzava tre diversi standard di crittografia, che rendevano quasi impossibile il monitoraggio delle comunicazioni.

Una delle funzioni più inquietanti di Ghost era quella di distruggere automaticamente i messaggi dopo un certo periodo, rendendo le tracce delle comunicazioni difficili, se non impossibili, da rintracciare. La possibilità di inviare messaggi autodistruttivi ha attirato le reti criminali, consentendo loro di comunicare in sicurezza, coordinare operazioni illecite e mantenere un basso profilo rispetto alle forze dell’ordine. Gli investigatori stimano che ogni giorno vengano scambiati circa mille messaggi attraverso la piattaforma, utilizzando una rete di rivenditori localizzati in vari paesi.

Un’infrastruttura globale per il crimine organizzato

Ghost non era solo una singola applicazione, ma un’intera infrastruttura con server situati in Francia e Islanda. I proprietari della piattaforma operavano dall’Australia e le loro attività finanziarie erano registrate negli Stati Uniti. La vastità della rete ha reso necessario un intervento a livello globale, unendo le forze di diverse giurisdizioni per affrontare il crimine organizzato su scala internazionale.

Le autorità investigative si sono trovate di fronte a una sfida significativa per mappare questa infrastruttura e identificare i principali attori coinvolti, il che ha richiesto un notevole sforzo di coordinamento internazionale.

Operazione internazionale contro Ghost

Un’azione congiunta di forze dell’ordine

L’operazione per smantellare Ghost ha visto l’impegno di Europol ed Eurojust, insieme a forze dell’ordine e autorità giudiziarie di numerosi paesi. Ma la complessità dell’operazione non si limitava solo alla cattura dei membri della rete: è stato necessario coordinare raid simultanei e interventi tecnici. L’inchiesta ha portato all’arresto di 51 sospetti, con il numero maggiore di detenzioni in Australia e Irlanda, e include un arresto significativo in Italia.

Grazie a una taskforce operativa istituita nel marzo 2022, le autorità di polizia di paesi come Australia, Canada, Francia, Italia, Svezia e Stati Uniti hanno avuto a disposizione una piattaforma di collaborazione che ha facilitato lo scambio di intelligence e tecnologie di indagine avanzate per affrontare questa minaccia globale.

Risultati tangibili dell’operazione

Durante la fase di smantellamento, sono stati effettuati raid che hanno portato alla scoperta e sequestro di un laboratorio di droga in Australia, insieme a ingenti quantità di armi, droga e oltre un milione di euro in contante. Gli investigatori si aspettano ulteriori arresti col passare delle settimane, in quanto le indagini continuano a svilupparsi e a rivelare nuovi legami tra i sospettati.

Il successo dell’operazione non è solo un risultato da vantare, ma una dimostrazione del potere della cooperazione internazionale tra le forze dell’ordine, capaci di monitorare e affrontare una minaccia così complessa come il crimine organizzato globale.

Arresto di un esponente della mafia in Italia

Un colpo al crimine organizzato locale

Nel mezzo di questa imponente operazione, si è registrato anche un arresto significativo in Italia. L’individuo fermato risulta essere una figura di primo piano della Sacra Corona Unita, un’organizzazione mafiosa con radici nel tacco d’Italia, meno nota ma altrettanto pericolosa rispetto a mafia siciliana, ‘Ndrangheta e Camorra. L’uomo, ricercato dal 2023, ha avuto un ruolo significativo nelle operazioni del gruppo criminale.

La cooperazione internazionale come chiave per il successo

Leonardo Landi, ufficiale di collegamento italiano presso Europol, ha sottolineato quanto sia cruciale la cooperazione fra le agenzie di Polizia europee e le istituzioni italiane. La Sacra Corona Unita, sebbene non abbia la stessa notorietà delle mafie più conosciute, rappresenta un pericolo significativo nella criminalità organizzata, e il suo costo per le comunità è reale e spesso devastante.

Evidentemente, il lavoro di Europol e il supporto delle forze dell’ordine italiane hanno dato loro l’opportunità di intervenire contro questa minaccia. La notizia di questa cattura porta con sé speranze di ulteriori progressi nella battaglia contro la criminalità organizzata a livello globale, riflettendo l’importanza delle reti internazionali e delle alleanze tra le forze di polizia.

Ultimo aggiornamento il 18 Settembre 2024 da Sara Gatti

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