Evasione di un detenuto romeno all'ospedale di Sessa Aurunca: le forze dell'ordine in azione

Evasione di un detenuto romeno all’ospedale di Sessa Aurunca: le forze dell’ordine in azione

Evasione Di Un Detenuto Romeno Evasione Di Un Detenuto Romeno
Evasione di un detenuto romeno all'ospedale di Sessa Aurunca: le forze dell'ordine in azione - Gaeta.it

Un incidente di evasione ha scosso l’ospedale di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, dove Denis Costel Strauneanu, un detenuto romeno di 28 anni, è riuscito a fuggire mentre si trovava in visita ambulatoriale. L’episodio ha riportato alla luce le criticità legate alla sicurezza e alla gestione delle operazioni di trasporto dei detenuti, evidenziando le difficoltà che il personale della polizia penitenziaria affronta quotidianamente.

La fuga di Denis Costel Strauneanu

Denis Costel Strauneanu, nato in Romania il 17 dicembre 1996, era detenuto nel carcere di Carinola. La sua fuga è avvenuta mentre era in ospedale per sottoporsi a una radiografia. Secondo le prime ricostruzioni, il giovane sarebbe riuscito a scappare attraverso una finestra del bagno, un’azione che ha colto di sorpresa sia il personale medico che gli agenti di polizia penitenziaria presenti sul posto. Dopo l’accaduto, le forze dell’ordine hanno avviato immediatamente le operazioni di ricerca, setacciando l’ospedale e le aree circostanti alla ricerca del detenuto evaso.

La polizia ha messo in campo diverse pattuglie per rintracciare Strauneanu, mentre le autorità locali hanno attivato anche posti di blocco per monitorare le strade e le vie di fuga. La rapidità della fuga e la modalità con cui è avvenuta stanno suscitando serie preoccupazioni riguardo la sicurezza nelle strutture sanitarie quando si devono trattare detenuti.

Le criticità del personale di polizia penitenziaria

L’episodio ha riacceso il dibattito sulle condizioni in cui opera la polizia penitenziaria in Italia, in particolare in Campania, dove il sindacato USPP ha da tempo segnalato gravi mancanze di personale. Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio, rispettivamente presidente e segretario campano dell’USPP, hanno sottolineato come questi eventi siano il risultato diretto di carenze organiche.

Le affermazioni dei sindacalisti evidenziano che la mancanza di un numero sufficiente di agenti addetti al servizio di traduzione e piantonamento espone il personale a rischi elevati e rende difficile garantire un monitoraggio costante dei detenuti, specialmente in situazioni delicate come le visite mediche. La situazione operativa, già complessa, è ulteriormente complicata dalla necessità di utilizzare personale disponibile all’interno degli istituti penitenziari, il che porta a coprire un numero insufficiente di agenti per una corretta valutazione dei rischi.

Richieste di intervento e sicurezza

In un contesto di emergenza come quello attuale, la richiesta di un intervento rapido da parte delle autorità competenti è diventata imperativa. Moretti ed Auricchio hanno esortato il vertice del Provveditorato alle Carceri a prendere in considerazione la loro richiesta di un incremento del personale e di una revisione delle procedure di sicurezza. Le autorità sindacali affermano che è fondamentale garantire la sicurezza sia per il personale che per i detenuti stessi.

“Le condizioni che affrontiamo quotidianamente non solo mettono a rischio la vita degli agenti, ma possono anche tradursi in eventi imprevisti che minacciano la sicurezza pubblica”, hanno aggiunto i due sindacalisti. Gli appelli all’azione pongono evidente l’urgenza di affrontare le anomalie nei trasporti dei detenuti e nelle relative misure di sicurezza necessarie, affinché si possano prevenire altre fughe simili in futuro.

Il caso di Denis Costel Strauneanu rimane un segnale d’allerta non solo per le forze dell’ordine, ma per l’intero sistema penitenziario italiano, che continua a lottare con le sfide poste da un contesto sociale complesso e in continua evoluzione.

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