Evento educativo a Boscoreale sulla memoria dell'Olocausto: la testimonianza di Mario De Simone

Evento educativo a Boscoreale sulla memoria dell’Olocausto: la testimonianza di Mario De Simone

L’evento “Shoah, se comprendere è impossibile, conoscere è necessario” ha unito studenti e testimoni per riflettere sull’Olocausto, promuovendo l’importanza della memoria e dell’educazione alla legalità.
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Evento educativo a Boscoreale sulla memoria dell'Olocausto: la testimonianza di Mario De Simone - Gaeta.it

L’evento “Shoah, se comprendere è impossibile, conoscere è necessario” si è svolto nella sala teatro dell’Istituto Comprensivo 1° Cangemi di Boscoreale, un’iniziativa promossa per onorare la memoria delle vittime dell’Olocausto. L’incontro ha visto la partecipazione di diverse classi della scuola, dai piccoli alunni della Scuola Primaria fino agli studenti della Scuola Secondaria di I Grado. Questo momento significativo è stato organizzato da Carolina D’Auria, referente per la Legalità dell’istituto, insieme alle docenti Pasqualina Sirletti e Angela De Gaetano.

Presentazione dell’evento e delle autorità presenti

Ad aprire la manifestazione è stata la dirigente scolastica Carmela Mascolo, che ha introdotto il tema trattato e presentato l’ospite d’onore, Mario De Simone. De Simone è un testimone della memoria, essendo il fratello di Sergio De Simone, una vittima napoletana ridotta a cavia umana all’età di sette anni e barbaramente assassinata durante la Seconda Guerra Mondiale, precisamente nell’interrato della scuola di Bullenhuser Damm ad Amburgo. Durante il suo intervento, la dirigente Mascolo ha menzionato anche il romanzo “Se solo il mio cuore fosse pietra” della scrittrice Titti Marrone, descrivendo la storia dell’assistenza e della cura ricevute da molti bambini dopo la fine della guerra in Inghilterra. Tra questi bambini vi erano anche le sorelle Andra e Tatiana Bucci, cugine di Sergio De Simone, a cui l’evento era dedicato.

La testimonianza di Mario De Simone

Mario De Simone ha condiviso la sua testimonianza con gli studenti, un racconto carico di emozione e importanza storica. Nato alla fine della guerra, De Simone ha dedicato gran parte della sua vita a diffondere messaggi di tolleranza e pace, raccontando la tragica storia del fratello agli studenti delle scuole e delle università. Il suo racconto ha suscitato una forte partecipazione da parte dei ragazzi, che hanno mostrato interesse e curiosità, ponendo domande e condividendo riflessioni dopo aver ascoltato le sue parole. A questo scopo, si è unita anche la presenza dell’avvocato Maria Francesca Cirigliano, che, con il suo intervento coinvolgente, ha mantenuto alta l’attenzione dei ragazzi sull’importanza di conoscere e rispettare i valori della legalità.

Riflessioni sull’educazione alla legalità e l’importanza della memoria

Durante l’evento, l’attenzione si è focalizzata sull’educazione alla legalità, un tema fondamentale da trasmettere ai giovani. Sergio D’Alessio, presidente del Presidio Libera di Boscoreale, ha evidenziato le connessioni tra le atrocità naziste e le stragi di stampo mafioso e camorristico. È stata sottolineata l’importanza di riconoscere le affinità tra le organizzazioni criminali e i regimi dittatoriali, spingendo gli studenti a riflettere sull’impatto di queste storie nel contesto contemporaneo. La partecipazione attiva degli studenti è stata evidente non solo attraverso le domande poste, ma anche mediante la declamazione di poesie e lettere scritte in memoria di Sergio, contribuendo a rendere l’evento particolarmente toccante.

Una conclusione emozionante e di grande impatto

Il momento conclusivo dell’evento è stato segnato da un balletto ideato e realizzato autonomamente da sei alunne della classe I C della Scuola Secondaria di I Grado. Questo balletto, eseguito sulle note della celebre canzone “Beautiful that way” di Noah, colonna sonora del film “La vita è bella”, ha rappresentato un potente inno alla vita e alla speranza. L’armonia della performance ha regalato all’audience un momento di intensa emozione e riflessione, chiudendo così una giornata ricca di significati profondi. I ringraziamenti sono stati estesi non solo alla dirigente Carmela Mascolo, ma anche a tutte le docenti coinvolte nell’organizzazione, dimostrando l’impegno collettivo per un’educazione civile e consapevole nei confronti della storia.

Ultimo aggiornamento il 4 Febbraio 2025 da Laura Rossi

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