Un’importante iniziativa ha avuto luogo ieri a Sant’Omero, con l’obiettivo di mettere in risalto le eccellenze gastronomiche del territorio abruzzese. L’evento “Legàmi, cibo territorio e salute”, organizzato dal GAL Terreverdi Teramane in collaborazione con l’associazione Aria Food, ha visto una partecipazione tale da esaurire i posti disponibili. La location scelta per il laboratorio formativo, Villa Corallo, ha offerto una cornice suggestiva per i ristoratori interessati a scoprire e valorizzare le tradizioni gastronomiche locali.
Protagonisti e programma dell’evento
Il fulcro della giornata è stato Franco Cimini, noto cuoco bolognese con radici abruzzesi, premiato più volte come migliore Oste d’Italia e fondatore dell’Antica Osteria Mirasole a San Giovanni in Persiceto. La moderazione è stata affidata alla giornalista Eleonora Lopes, che ha guidato i partecipanti attraverso vari talk e momenti di networking incentrati sull’importanza del patrimonio gastronomico di Teramo. Tra gli interventi di spicco, hanno partecipato Pasquale Cantoro, Presidente del GAL, Rosalia Montefusco, Direttore del GAL, Valerio Di Mattia, Presidente di Aria Food, e Smeralda Torrese, Destination manager di Terràmane Colline Verdi d’Abruzzo. Anche la cuoca Patrizia Corradetti, fondatrice della Trattoria Zenobi a Colonnella, e il giornalista Marco Signori hanno contribuito alla discussione.
Valorizzazione del patrimonio gastronomico
Rosalia Montefusco ha sottolineato l’importanza di creare una rete di operatori finalizzata alla crescita della destinazione Terràmane Colline Verdi d’Abruzzo. In questo contesto, è stata presentata “La Carta del Territorio”, un documento che guida i turisti alla scoperta delle specialità locali. Dalle varietà di olio EVO alla tradizione del cerasuolo d’Abruzzo, passando per il pecorino e i piatti tipici come la chitarra alla teramana, la carta offre un percorso tra i sapori e le tradizioni abruzzesi, creando un’esperienza ricca e autentica per ogni visitatore. Montefusco ha chiarito che i sapori, le storie e i gesti quotidiani di chi vive il territorio sono fondamentali per raccontare l’essenza di questa zona.
Giovani chef e innovazione gastronomica
L’evento ha visto anche la partecipazione di giovani promesse della cucina abruzzese, tra cui Francesco Aurichilella del Casale delle Arti e Gianni Dezio di Zunica 1880, che hanno reinterpretato piatti tradizionali. Attraverso la loro creatività, questi chef rappresentano una tradizione in continua evoluzione, capace di rispondere alle nuove esigenze gastronomiche senza perdere di vista le radici storiche e culturali del territorio. Valerio Di Mattia ha spiegato l’importanza della tradizione culinaria che viene trasferita alle nuove generazioni di cuochi.
Il messaggio di Franco Cimini
Durante l’evento, Franco Cimini ha condiviso la sua esperienza e visione sulla cucina, sottolineando l’importanza di un approccio che rispetti la tradizione senza compromessi. Con la moglie Anna Caretti, cofondatrice di un caseificio che produce Parmigiano Reggiano, Cimini ha parlato del proprio percorso lavorativo, puntando sull’importanza di lavorare insieme per far crescere il territorio. Ha suggerito di raccontare la gastronomia abruzzese attraverso i suoi prodotti, proprio come fa nella sua osteria, per garantire un’autentica esperienza culinaria.
Un patto per lo sviluppo del turismo
L’evento si è concluso con la creazione di un Patto di valore mirato allo sviluppo turistico della destinazione Terràmane. Questo accordo coinvolge tutti gli operatori attraverso una “Carta dell’accoglienza”, che punta a promuovere qualità, autenticità e valorizzazione delle eccellenze locali. Smeralda Torrese ha spiegato che questa carta rappresenta un collegamento tra i 21 Comuni dell’area del GAL, offrendo opportunità di promozione e visibilità ai partecipanti. Attraverso momenti di formazione e networking, gli operatori possono migliorare la loro offerta, accrescere il loro potenziale e, in definitiva, contribuire allo sviluppo sostenibile dell’intera regione.