Nel 2024, il Friuli Venezia Giulia ha dovuto affrontare una sfida significativa riguardo alle sue esportazioni. I dati mostrano una brusca flessione nel valore complessivo, scendendo a 14,2 miliardi di euro nei primi nove mesi dell’anno, con una contrazione del 4,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo calo, riconducibile a fattori economici sfavorevoli, è stato analizzato dal ricercatore Alessandro Russo dell’Ires Fvg, il quale ha elaborato informazioni provenienti dall’Inps.
Settori in difficoltà e aree di crescita
I settori che hanno registrato i cali più consistenti includono la metallurgia, che ha visto una diminuzione dell’8,9%, i macchinari con un -10,7% e le apparecchiature elettroniche, che sono crollate addirittura del 25,9%. Tali perdite hanno avuto un impatto significativo sull’export regionale, riducendo anche il contributo del Friuli a livello nazionale, dove la flessione totale è stata più contenuta, con solo un -0,7%.
Tuttavia, nonostante questi risultati negativi, esistono segnali di ripresa in specifici comparti. La cantieristica navale si è dimostrata resiliente, segnando un incremento del 13,5%. Questo dato ha avuto un effetto parziale nel bilanciare le perdite complessive, portando l’ammontare della contrazione a un -7,7% senza considerare i dati positivi di altri settori. Anche i prodotti alimentari hanno sfoggiato numeri incoraggianti, con una crescita delle esportazioni dell’8,4%.
Andamenti territoriali e prestazioni nei mercati internazionali
Analizzando l’export su scala provinciale, i risultati presentano significative divergenze. La provincia di Gorizia ha registrato una crescita eccezionale del 28%, ma Trieste e Udine hanno subito rispettivamente una riduzione del 13,2% e del 9,9%. Questa disparità illustra come il contesto economico locale possa influenzare le performance di esportazione.
Sul fronte dei mercati internazionali, l’export verso importanti partner commerciali come Stati Uniti, Germania e Austria ha dimostrato segnali di debolezza, con contrazioni che hanno sempre colpito i settori chiave. Tuttavia, alcuni mercati emergenti hanno presentato opportunità di crescita. La ripresa dell’export verso il Regno Unito, con un notevole aumento del 89,2%, insieme al +13,2% verso la Polonia, suggerisce che la cantieristica e la metallurgia possono trovare nuovi spazi di manovra in contesti economici diversificati.
Questi risultati sono sintomatici della sfida che l’industria del Friuli Venezia Giulia si trova ad affrontare, avendo bisogno di una strategia ben definita per affrontare le fluttuazioni del mercato globale e per dare impulso a una ripresa sostenibile delle esportazioni nei prossimi mesi.
Ultimo aggiornamento il 11 Dicembre 2024 da Sara Gatti