Export marchigiano verso gli Stati Uniti: un valore di oltre 1,2 miliardi di euro nel 2024

Export marchigiano verso gli Stati Uniti: un valore di oltre 1,2 miliardi di euro nel 2024

Nel 2024, le Marche superano 1,2 miliardi di euro nell’export verso gli Stati Uniti, con la farmaceutica in testa; si richiede un’azione coordinata per affrontare i dazi e promuovere nuovi mercati.
Export Marchigiano Verso Gli S Export Marchigiano Verso Gli S
Export marchigiano verso gli Stati Uniti: un valore di oltre 1,2 miliardi di euro nel 2024 - Gaeta.it

Nel 2024, le Marche hanno raggiunto un traguardo significativo nell’export verso gli Stati Uniti, superando il valore di 1,2 miliardi di euro. Questo risultato emerge da un’analisi dettagliata condotta dall’Ufficio Studi di Confartigianato, che evidenzia i vari settori trainanti della regione in questo importante mercato. La farmaceutica si afferma come il settore leader, ma anche altri comparti mostrano performance notevoli, rendendo le Marche una regione di rilevante importanza per le esportazioni italiane.

Settori chiave dell’export marchigiano

L’export marchigiano verso gli Stati Uniti è dominato dalla farmaceutica, che ha generato oltre 250 milioni di euro. Questo settore si distingue per il valore elevato dei suoi prodotti, i quali rispondono a standard internazionali e soddisfano la domanda di un mercato esigente. A seguire, troviamo i macchinari, il cui valore si attesta intorno ai 243 milioni di euro. Questi includono attrezzature utilizzate in vari ambiti industriali, dalla produzione alimentare all’automazione.

Altri settori rilevanti sono i prodotti in metallo, con oltre 132 milioni di euro, e gli articoli in pelle, escluso l’abbigliamento, che si aggirano attorno ai 130 milioni. Il settore dell’arredamento, in particolare il mobile, ha contribuito con oltre 122 milioni di euro. Sotto la soglia dei 100 milioni, ma comunque significativi, troviamo apparecchiature elettriche, articoli da abbigliamento e alimentari, nonché veicoli. Sorprendentemente, anche il settore bellico ha un suo peso, con una presenza di oltre 96 milioni di euro. Questo panorama dimostra la diversificazione e la forza dell’industria marchigiana.

Impatto dei dazi americani sulla competitività delle Marche

L’analisi di Confartigianato sottolinea che la situazione delle esportazioni marchigiane è influenzata dai dazi imposti dal presidente americano Donald Trump. Queste misure protezionistiche possono creare un effetto domino, influenzando non solo i settori maggiormente esposti ma anche l’intera filiera dell’economia locale. Il segretario di Confartigianato Marche, Gilberto Gasparoni, ha evidenziato come la regione occupi la sesta posizione in Italia per esposizione al mercato statunitense. Gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato mondiale per ben 43 prodotti italiani, inclusi articoli di alta tecnologia e produzioni artigianali.

Una chiamata all’azione per il sistema Paese

Il presidente di Confartigianato Marche, Moira Amaranti, ha lanciato un appello forte e chiaro per un’azione coordinata tra il Governo e le istituzioni, sottolineando l’importanza di sostenere le aziende locali e mantenere la competitività dei loro prodotti. Amaranti esorta a sviluppare politiche concrete volte a rafforzare la manifattura e promuovere la ricerca di nuovi mercati emergenti, come l’America Latina, i Paesi Arabi, il Giappone e le nazioni africane.

L’obiettivo è quello di garantire non solo la difesa dell’export esistente, ma anche l’apertura di nuovi orizzonti per i prodotti marchigiani. Servono interventi che prevedano una chiarificazione delle normative e una riduzione del carico fiscale. Solo così si potrà rendere il sistema Italia più competitivo sul mercato globale, favorendo la crescita delle piccole e medie imprese, che sono il fulcro dell’economia marchigiana.

La situazione attuale pone le Marche in un punto cruciale: affrontare le sfide del mercato americano e al contempo cercare strade alternative per garantire la sostenibilità e il progresso dell’export regionale.

Change privacy settings
×