Extraliscio pubblica il 25 aprile 2025 il nuovo singolo digitale “Ah! Il cielo è il mare”. Il brano, scritto e arrangiato da Mirco Mariani e prodotto da Betty Wrong Edizioni Musicali, distribuito da Sony Music Italia, rappresenta un ponte tra passato e presente, tra musiche antiche e strumenti moderni. Dopo due anni dall’ultimo lavoro discografico, questa nuova proposta vuole far incontrare le radici popolari dell’Emilia e della Romagna con sonorità inedite, puntando su un’atmosfera che richiama il mare, il cielo e uno spazio di libertà e creatività.
Una nuova canzone antica tra territori ed elementi naturali
Il pezzo si sviluppa intorno a un’immagine poetica: l’orizzonte in cui il cielo si fonde col mare. Qui Extraliscio fa dialogare strumenti tradizionali con il Labotron, sintetizzatore speciale dotato di Orchestrone, dando vita a un suono contemporaneo che si mescola al coro delle mondine di Novi. Le mondine sono donne che un tempo lavoravano nelle risaie, figure legate a lotte sociali e alla cultura popolare dell’area. Il risultato è un canto che attraversa generazioni e territori, senza perdere il legame con la storia ma guardando lontano, verso nuove soluzioni sonore.
Il legame con l’emilia-romagna
L’Emilia-Romagna si riconosce nella melodia e nel testo, che racconta esperienze di lavoro e resistenza con un tono schietto ma anche ironico. Il brano si presenta così come una testimonianza viva di un patrimonio musicale che cambia, ma non dimentica la propria origine. La scelta di far cantare insieme passato e presente sottolinea la volontà di mantenere viva la tradizione in modo autentico, senza forzature ma anzi con un sorriso.
Il progetto extraliscio e la fusione tra ricerca e creatività
Il nuovo singolo si inserisce nel solco del percorso artistico di Extraliscio, la band che da anni si impegna a portare avanti musica tradizionale rivisitata attraverso strumenti elettronici e arrangiamenti moderni. Il gruppo non smette di sperimentare e trasformare il materiale di partenza, conducendo l’ascoltatore in luoghi immaginari come un’isola deserta popolata da creature fantastiche. In questo spazio simbolico, il mare e il cielo si incontrano come metafora di libertà e nuovi orizzonti.
Un incontro tra tradizione e modernità
Questa canzone rappresenta quindi il risultato di una ricerca incrociata che non si limita a riproporre vecchie melodie ma cerca di reinventarle attraverso scelte stilistiche curiose e innovative. Nel brano si avverte la congiunzione tra una tradizione culturale dettagliata e il desiderio di trasmettere emozioni accessibili oggi, mantenendo al centro valori come la libertà e la condivisione.
La registrazione e il legame con la storia culturale e politica
Mirco Mariani ha commentato la registrazione del brano presso uno studio nella bassa modenese definendola “un’esperienza che ha richiamato atmosfere simili a quelle del Buena vista social club.” Questa associazione riflette il rapporto profondo tra musica e territorio, in cui le sonorità raccontano storie politiche e culturali radicate. Le mondine, protagoniste del coro, salgono sul palco musicale come portatrici di un patrimonio di memorie legate a lotte e tradizioni collettive.
Un momento emotivo e tecnico
Il racconto di Mariani mostra quanto la registrazione non sia stata solo un momento tecnico ma anche emotivo, vissuto come un ritorno a valori che riguardano la storia della comunità. La speranza è che “Ah! Il cielo è il mare” possa raggiungere il pubblico con leggerezza, capace di suscitare sorrisi e offrire un momento di piacere, come è stato per gli stessi musicisti durante la sua creazione.
Un nuovo capitolo per extraliscio nel panorama musicale italiano
La pubblicazione di “Ah! Il cielo è il mare” conferma ancora una volta la presenza di Extraliscio nel panorama musicale italiano come progetto che rilegge e aggiorna la musica popolare emiliano-romagnola. La scelta di pubblicare il singolo in formato digitale il 25 aprile rafforza anche un legame simbolico con il tempo presente, offrendo una nuova voce che narra storie di lavoro, resistenza e piacere sonoro.
Tra tradizione e innovazione
La fusione tra suoni antichi e innovazioni tecnologiche testimonia l’attenzione del gruppo verso elementi concreti della cultura locale e la capacità di trasformarli in qualcosa di accessibile anche alle nuove generazioni. Il brano si presta così a diventare un punto di riferimento per chi segue la musica che racconta identità e storie del territorio, senza rinunciare a sperimentare.