La musica di Ezio Bosso continua a vivere attraverso un progetto discografico che raccoglie i suoi ultimi inediti, offrendo uno sguardo profondo sul lavoro e sulla filosofia artistica di questo talentuoso compositore e pianista. Fedele ai suoi principi, il nuovo album “The Hidden Room – The Last Pieces”, in uscita il 24 gennaio, testimonia la volontà della famiglia Bosso di preservare e diffondere l’eredità del maestro. Questo disco presenta una fusione di emozione e innovazione, portando alla luce brani di musica da camera che non erano mai stati registrati prima.
le voci dei protagonisti: un contributo significativo alla musica di Bosso
Il progetto è coordinato dal nipote di Ezio, Tommaso Bosso, che ha svolto un ruolo chiave nella pubblicazione e registrazione delle composizioni. L’album raccoglie quattro brillanti solisti: Francesco Libetta al pianoforte, Luigi Piovano con il violoncello, Grazia Raimondi al violino e la giovane promessa Aylen Pritchin. La scelta di questi musicisti non è casuale; Libetta, in particolare, è riconosciuto come il custode dell’eredità artistica di Bosso, avendo interpretato le sue opere con un’interpretazione ricca ed evocativa.
Libetta stesso ha spiegato la visione artistica di Bosso, sottolineando che la musica concepita dal compositore rappresenta un evento unico e irripetibile, dove ogni esecuzione diventa un’esperienza concreta e individuale. Le partiture di Bosso sono descritte come annotazioni che permettono e invitano ogni interprete a esprimere se stesso attraverso la musica. Ciò dimostra un approccio che incoraggia l’improvvisazione e la continua evoluzione del pezzo in ogni esibizione.
la genesi dell’album: storie di vita e di musica
Le origini dell’album affondano le radici in due attimi significativi della vita di Bosso. La prima storia risale al 2012 e coinvolge un tramonto primaverile che ha ispirato “Following a Bird”. Questo brano è presentato nella sua versione originale per pianoforte e violino, accompagnato da due nuovi tempi mai eseguiti. La seconda storia ci riporta nel 2013, quando Bosso ha dovuto affrontare sfide fisiche maggiori; nasce così “Three Drawings About Missed Steps”, un pezzo che riflette la sua determinazione a “correre” con la musica, nonostante le avversità.
Questa composizione è dedicata ai Dervisci, figure emblematiche dell’ascesa spirituale, e il suo significato racchiude una ricerca profonda, non solo a livello sonoro ma anche esistenziale. L’unica esecuzione di questo brano fu nel 2014 durante il festival “Time in Jazz”, dove ottenne un’accoglienza calorosa e fu immediatamente avvertita come una perfetta fusione di introspezione e esplorazione musicale.
il lascito artistico: un’interpretazione sempre vivente
La pubblicazione di “The Hidden Room – The Last Pieces” segna una pietra miliare importante nel panorama della musica contemporanea, sottolineando la miscela di tradizione e innovazione che caratterizza l’opera di Bosso. L’Associazione Ezio Bosso ha ampliato la sua rete, collaborando con musicisti sia nazionali che internazionali, permettendo a una nuova generazione di artisti di esplorare e reinterpretare le composizioni del maestro.
In un’epoca in cui la musica è facilmente accessibile, il lavoro di Tommaso Bosso e della sua équipe mira a preservare la dignità e la profondità delle opere del suo leggendario zio. Ogni pezzo diventa così un tassello di un puzzle più grande, un continuo dialogo tra passato e presente, tradizione e modernità. La speranza è che questo album possa avvicinare nuovi ascoltatori all’universo di Ezio Bosso, illuminando una figura artistica che ha ancora molto da comunicare e condividere.
Ultimo aggiornamento il 13 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina