Fabbisogno occupazionale in Italia: previsti 3,9 milioni di assunzioni fino al 2028

Fabbisogno occupazionale in Italia: previsti 3,9 milioni di assunzioni fino al 2028

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Fabbisogno occupazionale in Italia: previsti 3,9 milioni di assunzioni fino al 2028 - Gaeta.it

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sta per innescare un cambiamento radicale nel mercato del lavoro italiano. Tra il 2024 e il 2028, il fabbisogno occupazionale delle imprese e delle pubbliche amministrazioni potrebbe oscillare tra 3,4 e 3,9 milioni di posti di lavoro, a seconda delle condizioni macroeconomiche. Le previsioni parlano di un attivazione potenziale di circa 970 mila nuovi occupati derivanti solo dall’applicazione dei fondi del PNRR, un’iniziativa che promette di rilanciare non solo l’economia ma anche le opportunità professionali nel Paese.

Le aree di assunzione con maggiore impatto

Finanza, commercio e turismo: i settori in crescita

Dal report aggiornato dalle Camere di Commercio e dal ministero del Lavoro emerge che i settori in maggiore espansione saranno “finanza e consulenza” , “commercio e turismo” e “formazione e cultura” . È interessante notare come “costruzioni e infrastrutture” e “altri servizi pubblici e privati” contribuiranno entrambe con il 10%. La maggior parte della necessità di assunzione, che supera i 3 milioni, risulterà dovuta alla sostituzione di lavoratori prossimi al pensionamento o già usciti dal mercato del lavoro. Secondo gli scenari analizzati, il 78% del fabbisogno è rappresentato da sostituzioni in un contesto economico favorevole e addirittura il 88% in uno scenario più critico.

La crescita occupazionale attesa

In termini di espansione del numero di occupati, le stime prevedono un incremento compreso tra 405 mila e 832 mila unità nel periodo in esame. Questo rappresenta una significativa evoluzione del tessuto occupazionale italiano, con il potenziale di offrire nuove opportunità a giovani e adulti già inseriti nel mondo del lavoro. La rilevanza di questi dati è accentuata dalla crescente necessità di figure professionali qualificate, capaci di sostenere i cambiamenti richiesti dal mercato, sia in termini tecnologici che di competenze.

Analisi regionale delle assunzioni

Lombardia e Lazio in prima linea

Secondo il report, la Lombardia sarà la regione che subirà l’impatto maggiore, con oltre il 18% del fabbisogno occupazionale nazionale, corrispondente a circa 709 mila posti di lavoro attesi. Segue il Lazio, con 391 mila unità , mentre il Veneto si attesta a 326 mila e l’Emilia-Romagna a 325 mila . La Campania, con 312 mila unità , completa la lista delle regioni più attive nella creazione di nuovi posti. Questo scenario evidenzia come il mercato del lavoro sia fortemente influenzato dalle dinamiche economiche regionali, con differenze significative sul territorio.

Bisogni occupazionali dei lavoratori immigrati

Un aspetto spesso trascurato è il contributo dei lavoratori immigrati nel soddisfare questo fabbisogno. Si stima che, solo per il settore privato, ci sarà necessità di 640 mila unità, prevalentemente nei comparti dell’agricoltura e dell’industria . Dentro le filiere specifiche, spiccano le richieste nel settore della “moda” , nella “mobilità e logistica” e nell’“agroalimentare” . Questi dati non solo attestano l’importanza della manodopera straniera, ma anche il suo ruolo fondamentale nel sostenere l’economia italiana nei settori più vitali e innovativi.

Il report rappresenta un importante strumento per analizzare e comprendere l’evoluzione del mercato del lavoro in Italia, adeguando la formazione e le competenze alle necessità di un sistema in rapido cambiamento, contraddistinto da sfide e opportunità.

  • Laura Rossi

    Laura è la mente dietro una popolare rubrica su Gaeta.it, un rinomato sito dedicato alle notizie e agli eventi della città di Gaeta e dell'intero Lazio. La sua rubrica, apprezzata per l'approccio approfondito e analitico, si concentra su temi di attualità, cronaca locale e sviluppi culturali, offrendo agli abitanti e ai visitatori informazioni dettagliate e aggiornate. Grazie alla sua esperienza e passione per il giornalismo, Laura ha saputo creare un legame solido con la sua audience, fornendo contenuti che non solo informano ma stimolano anche il dibattito e la riflessione sulla vita nella regione.

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