fabbri: nuovi segnali di rallentamento nel declino economico delle aree interne di fabriano e ancona

fabbri: nuovi segnali di rallentamento nel declino economico delle aree interne di fabriano e ancona

L’economia delle aree interne di Fabriano mostra un rallentamento nella perdita delle imprese grazie al ruolo chiave dei piccoli imprenditori, con strategie di rilancio focalizzate su giovani, infrastrutture e collaborazione istituzionale.
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L’economia delle aree interne di Fabriano mostra un rallentamento nella perdita di imprese, grazie al ruolo centrale delle piccole realtà locali. Il neopresidente Cna Fabriano, Fabrizio Palanca, punta su giovani, infrastrutture e collaborazione istituzionale per rilanciare il territorio, nonostante le difficoltà occupazionali causate dalla vertenza Beko. - Gaeta.it

L’economia delle aree interne fatica da anni, ma recenti dati suggeriscono un rallentamento nella perdita delle imprese. Fabrizio Palanca, neopresidente Cna Fabriano, evidenzia i piccoli imprenditori come elemento centrale per fermare questa tendenza negativa. L’obiettivo è rafforzare il tessuto locale puntando soprattutto sulle giovani generazioni e sulla collaborazione con le istituzioni per mantenere attrattivo e sostenibile il territorio.

dati e tendenze economiche a fabriano e zone limitrofe

I numeri raccolti dal centro studi Cna Marche mostrano un quadro meno critico rispetto agli anni precedenti. Nel 2024, Fabriano ha registrato una diminuzione di imprese pari a 46 unità, corrispondente al -2,2% rispetto alle attività commerciali e produttive, contro una perdita ben più ampia nel 2023 con 184 chiusure pari all’8%. Questa tendenza si riflette anche nell’area montana circostante, dove i cali sono passati da 296 nel 2023 a 105 nel 2024.

un possibile punto di svolta

Questi dati indicano un possibile punto di svolta dopo anni di decrescita continua. Sebbene sia un segnale positivo, la riduzione delle chiusure non significa che la crisi sia superata, ma piuttosto che la velocità alla quale le imprese cessano l’attività si è ridotta. Ciò lascia spazio per interventi mirati e strategie di rilancio, soprattutto se orientate al rafforzamento delle piccole imprese locali, vero motore dell’economia di queste zone.

strategie di rilancio secondo il presidente cna fabriano

Palanca intende concentrare i propri sforzi su due direttrici principali: il sostegno alle nuove generazioni e un dialogo più stretto con gli enti pubblici. Il primo passaggio riguarda il potenziamento della formazione, vista come chiave per dotare i giovani degli strumenti necessari per creare e gestire attività imprenditoriali innovative e al passo con i cambiamenti.

attenzione sulle infrastrutture

Sul fronte istituzionale, il presidente ribadisce la necessità di mantenere alta l’attenzione sulle infrastrutture. “Infrastrutture efficienti rappresentano non solo un supporto alle imprese, ma anche un elemento imprescindibile per migliorare la qualità della vita nelle comunità periferiche.” Lo stato delle strade, delle comunicazioni e dei collegamenti dinamico il tessuto economico e sociale. Palanca sottolinea che il monitoraggio continuo delle politiche territoriali è fondamentale per evitare che il territorio perda ulteriore attrattività e capacità di tenuta.

La sinergia tra le piccole imprese e le istituzioni, con una particolare attenzione ai giovani, è quindi il punto focale della strategia di rilancio proposta dal neo presidente Cna Fabriano.

le difficoltà occupazionali e la vertenza beko, un nodo critico per il territorio

La chiusura della vertenza Beko rappresenta un duro colpo per l’occupazione locale. Su un totale di 257 esuberi, 193 riguardano le sedi impiegatizie e 64 lo stabilimento di Melano. Questo numero di posti di lavoro persi si traduce in un impatto immediato sulle famiglie e sull’economia del territorio, ma ha anche conseguenze più ampie nel breve e medio termine.

Palanca ha descritto la situazione come “un colpo durissimo” e ha sottolineato che la crisi occupazionale scatenerà effetti indiretti, quali la riduzione della domanda di beni e servizi e il calo degli investimenti locali. Le ricadute sociali si sommano a quelle economiche, minando la tenuta complessiva della comunità.

resistenza e impegno

Nonostante tutto, il neopresidente esprime un fermo rifiuto di arrendersi a questa fase negativa. L’impegno della Cna Fabriano alleata alle piccole imprese vuole contrastare questa spirale e promuovere azioni concrete per evitare un decadimento diffuso. La volontà di mantenere attiva e vitale la zona passa da una mobilitazione sia sociale che imprenditoriale, con l’obiettivo di superare questa fase di difficoltà.

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