Dopo aver lavorato a lungo accanto a Fiorello nello show di Rai2, Fabrizio Biggio ha intrapreso una strada diversa, lontana dal piccolo schermo. Attore, autore e conduttore noto per la sua versatilità , oggi dedica molto tempo alla scrittura, con particolare attenzione ai libri per ragazzi. La sua esperienza televisiva ha lasciato un segno, ma il suo presente ruota soprattutto intorno a nuove sfide creative fuori dalla tv.
Dal debutto televisivo all’affiancamento di fiorello su rai2
La carriera di Fabrizio Biggio inizia nel 1997 sul Canale 10 del Cecchi Gori Group, con un programma intitolato ‘La Zanzara in Classe’, dedicato al mondo della scuola. Da allora, ha spostato la sua energia tra vari progetti televisivi, passando per i format di MTV e la sitcom ‘I soliti idioti’, creata insieme a Francesco Mandelli. Questa esperienza gli ha fatto guadagnare credibilità e popolarità . In seguito ha collaborato con la Rai, partecipando a programmi come Radio2 e ‘Il lato positivo’. Il momento più noto resta la sua presenza al fianco di Fiorello nel contenitore mattutino di Rai2, ‘Viva Rai2!’, dove ha conquistato il pubblico con la sua simpatia e ironia.
Una pausa che sorprende i fan
Quando Fiorello ha deciso di prendersi una pausa, questa scelta ha sorpreso i fan, affezionati alla coppia televisiva. Biggio ha raccontato a Libero Magazine come quella decisione fosse rispettata e riconosciuta come necessaria. “Nonostante non lavoriamo più fianco a fianco sullo schermo, la nostra amicizia e i momenti di confronto continuano privatamente, anche se viviamo in città diverse.” Questo passaggio ha segnato una pausa importante nella carriera di Biggio, che però non è rimasto inattivo.
Il passaggio alla scrittura: un secondo libro per ragazzi e la nuova sfida
Parallelamente alla carriera televisiva, Fabrizio Biggio ha approfondito la scrittura, dedicandosi soprattutto alla letteratura per giovani lettori. Nel 2023 ha pubblicato il suo primo libro per ragazzi, ‘L’incredibile storia della bambina nata come un fiore’. Nel mese di ottobre 2024 è uscito il suo secondo lavoro, ‘L’incredibile storia dell’omino nel naso’, edito da Giunti. Il racconto si concentra sulle sfide della crescita e sui cambiamenti emotivi e mentali che accompagnano l’adolescenza. Biggio ha raccontato a La Stampa che il protagonista, Saverio, ha 11 anni e si confronta con la perdita della spensieratezza e l’ingresso in un mondo fatto di responsabilità e sogni, un passaggio difficile per tanti ragazzi.
Un ricordo del liceo classico michelangelo di firenze
Dietro questa scelta di diventare scrittore c’è una storia personale. Durante il liceo classico Michelangelo di Firenze, Biggio ha avuto un’insegnante di italiano particolarmente severa, che gli dava voti bassi in tema di scrittura. Questo episodio gli ha lasciato un ricordo significativo e la pubblicazione dei suoi libri rappresenta, per lui, una sorta di rivincita. Ancora oggi racconta quegli anni con franchezza, sottolineando come “non fosse uno studente modello ma che comunque si impegnava.”
Prospettive future e ipotesi di ritorno in tv nel 2025
Nonostante la nuova focalizzazione sulla narrativa per ragazzi, Fabrizio Biggio ha annunciato l’intenzione di tornare sul piccolo schermo. In un’intervista a Libero Magazine aveva anticipato progetti per Rai1 nel corso del 2025, senza però fornire ulteriori dettagli circa il tipo di programma o il ruolo che ricoprirà . L’attesa rimane alta tra i suoi fan, curiosi di scoprire se Biggio sceglierà un ruolo simile a quelli del passato o se esplorerà nuove frontiere televisive.
Due piani distinti: scrittura e tv
Per ora il lavoro di Biggio si muove su due piani distinti ma ugualmente importanti: la scrittura e la preparazione a un possibile ritorno televisivo. Il legame con Fiorello resta saldo, anche se distante dal lavoro di tutti i giorni. L’attesa per una nuova idea che coinvolga entrambi tiene ancora acceso l’interesse del pubblico e dei media. Nel frattempo, l’attenzione si concentra sui suoi libri e sull’approfondimento di quel racconto intimo e sincero sulla crescita che ha scelto di raccontare ai più giovani.